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Greenway del torrente Modolena

La pista ciclopedonale segue l'andamento del Modolena, fiancheggiando ville di notevole interesse storico: un percorso pianeggiante adatto a tutti.

Caratteristiche del percorso

Google Maps Distanze percorsi piste ciclabili
Tempo di percorrenza:
in giornata
Grado di difficoltà: facile

Descrizione

Il Parco, di quasi 1.000 ettari, congiunge Pieve Modolena con le frazioni di Coviolo e Rivalta. Uno dei principali punti di interesse è Villa Levi, dimora nobiliare settecentesca caratterizzata dall’imponente cupola metallica. Nell’area di notevole valore paesaggistico si può percorrere il tratto di “Greenway del Modolena” della lunghezza di 6 km, che consente di visitare il parco seguendo il torrente, incontrando lungo il percorso zone di interesse storico e naturalistico.

Guarda Il percorso si collega alla tappa 0 del Sentiero dei Ducati che parte dalla Stazione AV Mediopadana, segue il torrente Crostolo e attraversa il Bosco della Cavalla per ricongiungersi al cimitero di Rivalta.

 

Itinerario di collegamento:
Dal Palazzo Ducale a Villa Levi, la via delle Ville

Caratteristiche del percorso

Lunghezza: 15 km
Tempo di percorrenza: in giornata
Punto di partenza: centro storico

 

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO

Palazzo Ducale
Si parte in Piazza Gioberti, sede di Palazzo Ducale, dove inizia la Passeggiata Settecentesca, un percorso di circa 7 chilometri che ancora oggi si snoda dal centro storico di Reggio Emilia fino alla Reggia di Rivalta, attraverso il Parco fluviale del torrente Crostolo. La fontana circolare che circonda l’obelisco richiama il gusto dei Duchi d'Este per i giochi d’acqua, presenti alla Reggia Ducale e in molte altre residenze estensi.

Chiesa del Cristo
Procedendo lungo Corso Garibaldi si arriva ad un altro piazzale recentemente riqualificato: Piazza Roversi, che ospita la settecentesca Chiesa del Cristo. Lo specchio d’acqua collocato di fronte alla chiesa ricorda l’alveo del torrente Crostolo che qui vi transitava, prima che fosse deviato al di fuori dalle mura cittadine. La stessa Basilica della Ghiara, situata lungo il corso, deve il suo nome alla gièra, la ghiaia che si trovava sull’alveo del torrente.

Viale Umberto I
L’incrocio di Porta Castello collega la passeggiata settecentesca con il più importante viale alberato della città: Viale Umberto I. Anche qui, l'elemento dell'acqua ci accompagna lungo il percorso, dalla forma serpentinata di Corso Garibaldi, alle due fontane monumentali del viale, fino alle vasche della Reggia di Rivalta. Ancora oggi l’ampio viale è caratterizzato da un’ordinata fila di grandi piante e dai controviali pedonali e ciclabili. Il percorso prosegue fino al ponte del Crostolo, dove possiamo ammirare due statue appartenute alla villa Ducale: la statua del torrente Secchia e del fiume Panaro, parte della triade che comprendeva la statua del Crostolo, custodita oggi nella centralissima Piazza Prampolini.

Reggia di Rivalta
Ci immergiamo ora nel principale (e più amato) polmone verde di Reggio Emilia: siamo entrati nel Parco del Crostolo, chiamato comunemente Parco delle Caprette, dalla presenza di alcune caprette tibetane situate all’ingresso del parco. Una piacevole pedalata accanto al fiume cittadino ci condurrà fino alla Villa Ducale di Rivalta, il magnifico palazzo di campagna costruito per ordine del Duca Francesco III su richiesta della principessa francese Carlotta Aglae d'Orléans. La villa, ispirata alla Reggia di Versailles, aveva pianta a "U" con un corpo signorile centrale affiancato da ali ai lati. Depredata e in gran parte demolita durante l'occupazione napoleonica, ne resta visibile soltanto una parte, probabilmente quella destinata alla servitù.

Villa d'Este
Il percorso lungo il torrente Crostolo fiancheggia la Villa Ducale di Rivaltella e prosegue fino a Villa d’Este, dove il palazzo e la vasca, nati come ritiro di pesca del Duca Francesco III d'Este, facevano parte del più vasto progetto del Palazzo Ducale di Rivalta e dei suoi giardini. La vasca ovale raccoglieva le acque necessarie al funzionamento delle fontane della Reggia, alle quali era collegata tramite condutture sotterranee tuttora esistenti. A sua volta la vasca era alimentata dal vicino torrente Crostolo attraverso un canale di collegamento che, originariamente, era anche l'unica via di accesso alla villa, percorribile solo con piccole imbarcazioni. Oggi Villa d’Este è aperta solo per matrimoni ed eventi speciali, ma è possibile passeggiare lungo la vasca ovale e godersi un po’ di meritato relax all’ombra dei grandi alberi.

Villa Levi
Dalla Vasca di Corbelli (Villa d’Este) si attraversa la SS63 e, risalendo lungo il Rio della Vasca (sentiero CAI n. 646 D), si arriva al Parco le Ginestre. Proseguendo lungo la strada e il bosco della Cavalla (un’antica strada militare usata per lo spostamento delle truppe) si raggiunge Villa Levi, una delle più singolari ville della campagna reggiana, di gusto spiccatamente neoclassico. Dal 1888 la villa ospitò Margherita Levi e, per alcuni anni, il suo primo marito, il barone Alberto Franchetti, appartenente a una nobile famiglia ebrea sefardita. Il figlio, il barone Raimondo Franchetti è stato l’ultimo dei grandi esploratori italiani in Africa. I suoi trofei di caccia e i reperti dei suoi viaggi sono oggi conservati nel Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.

Villa Gastinelli
L’itinerario prosegue costeggiando il muro del cimitero di Coviolo e percorrendo la ciclabile di Via Fratelli Rosselli fino all’altezza del Consorzio Vacche Rosse, un caseificio con spaccio dove è possibile visitare i magazzini di stagionatura e acquistare dell’ottimo Parmigiano Reggiano Km 0. A sinistra del caseificio, si trova la settecentesca Villa Gastinelli, chiamata così in onore di un generale dell'Esercito trasferitosi a Reggio Emilia dal Piemonte nell'800. Da qui, sempre proseguendo su Via Fratelli Rosselli, ci si riconnette alla ciclabile del torrente Crostolo, in un percorso ad anello che attraversa i parchi fluviali e le più belle ville della provincia reggiana.

 

Approfondimento

Guarda Strada della Biodiversità: una passeggiata naturalistica che segue lo snodarsi del torrente Modolena in un’area di notevole valore paesaggistico, che congiunge Pieve Modolena con Coviolo e Rivalta e si spinge fino alle frazioni di Codemondo e San Bartolomeo. Il percorso coinvolge una decina di aziende locali, situate nella prima Cintura Verde al di fuori della città, a circa 4-5 km dal centro storico di Reggio Emilia.

strada della biodiversità