Sentiero Spallanzani

Il Sentiero Spallanzani attraversa tutte le fasce di vegetazione dell’Appennino reggiano, partendo da Reggio Emilia e arrivando fino a S. Pellegrino in Alpe, sul crinale tosco-emiliano.

 

È un percorso di “bassa” e “media” montagna con altezza massima di 1.820 m, lungo circa 125 km e con un dislivello complessivo di circa 5.000 metri, che incomincia nel centro storico di Reggio Emilia, dove è custodita la Collezione Spallanzani. L’illustre scienziato scandianese infatti, ha donato al comune di Reggio Emilia la propria collezione privata, oggi visitabile presso il Palazzo dei Musei. Dal centro storico, si prosegue verso est, si percorre la Greenway del Torrente Rodano, si attraversa l’abitato di Fellegara e si raggiunge il Comune di Scandiano, casa natale dello scienziato.

Tutto l'itinerario si può percorrere in 8 giorni di cammino, oppure a tratti, tappa per tappa, per scoprirne nel tempo le bellezze. In questa scheda verranno approfondite nel dettaglio i primi due percorsi (Da Reggio a Ventoso e da Ventoso a Regnano). Per chi volesse percorrere le successive, fino a San Pellegrino in Alpe, per ogni sezione trova in link di approfondimento.

Le tappe

1) Da Reggio Emilia a Ventoso di Scandiano

Lunghezza: 20.5 km 
Difficoltà E
Durata:  5 ore
Località attraversate: Reggio Emilia centro – Mauriziano – Parco Del Rodano – Canale di Secchia – La Giarola – Sabbione – Fellegara – Ca’ de Caroli – Scandiano

Il cammino inizia nel centro storico di Reggio Emilia, al Palazzo dei Musei, che custodisce la Collezione Spallanzani. Dopo un breve tour tra le principali piazze, il percorso prosegue su via Emilia San Pietro direzione ex stadio Mirabello. Costeggiata la “Polveriera” si seguono i cartelli bianco e rossi fino al “Campo di Marte”. L’area è un polmone verde della città molto frequentato dalle famiglie. Si prosegue verso il parco del Quinzio e si attraversa un'interessante area di riequilibrio ecologico, che rappresenta una testimonianza di quella che era l’antica foresta che ricopriva la pianura padana. Giunti al bivio, il percorso prosegue  sulla destra mentre a sinistra vi è la deviazione per raggiungere il parco del Mauriziano. Dopo aver imboccato via Metastasio, il percorso diventa totalmente ciclopedonale e, oltrepassato il sottopasso, si collega al sentiero fluviale del torrente Rodano. Poco più avanti si raggiunge il bivio con il ponte di colore rosso, che rappresenta la variante per raggiungere l’agriturismo Acque Chiare, ottimo posto tappa con camere e servizio ristorazione. Il nostro itinerario prosegue invece sempre dritto seguendo una comoda carreggiata che si inoltra nella vegetazione.

All'incrocio con via Anna Frank si gira a destra, si percorre il ponte sul Rodano e poi si attraversa la strada che prosegue sulla sponda orografica sinistra del torrente. Qui si può ammirare un importante elemento storico: il Canale di Secchia, una via d’acqua artificiale costruita dai romani per portare l’acqua del fiume dentro alla città di Reggio Emilia. Il canale è stato utilizzato fino al 1800, con piccole imbarcazioni con cui i commercianti entravano all'interno delle mura per scaricare le merci. Oggi è una presa d’acqua utilizzata per l’irrigazione, ma conserva ancora il fascino di un antico manufatto. Nel caso in cui l’attraversamento del Rodano sia impervio potete attraversarlo utilizzando la passerella metallica della presa del canale di Secchia. In entrambi i casi il percorso prosegue sulla sponda del canale a fondo erboso e continua camminando sopraelevati di alcuni metri tra panorami sulla campagna sottostante e vegetazione.

Proseguendo il percorso, si raggiunge la strada asfaltata (via del Bosco) in corrispondenza del ponte del Gazo, un luogo che ha visto svolgersi un importante battaglia. Si tiene la destra, si percorre la strada asfaltata e poi si prosegue tra i campi e le vigne entrando nella proprietà dell’azienda agricola Il Tralcio. Attraversato il centro di Fellegara, incomincia il percorso ciclo pedonale del Tresinaro, che conduce fino a Ca de Caroli di Scandiano. Qui si può deviare verso il centro storico, che merita certamente una visita per la sua bella Rocca dei Boiardo e per la casa natale di Lazzaro Spallanzani, da dove il naturalista partiva per le sue escursioni scientifiche sull’Appennino. Arrivati alle prime case del borgo di Ca' de Caroli si prosegue sempre dritto fino ad arrivare al ponte di via Resta. Proseguire su via del Borgo – stradina di campagna asfaltata ma poco frequentata e con buon marciapiede sulla destra – per circa un chilometro fino ad arrivare nella frazione di Ventoso. Ed ecco, davanti a voi, lo storico cartello d’inizio del Sentiero Spallanzani (che nel 1988 partiva da qui).


2) da ventoso a regnano

Lunghezza: 18 km
Difficoltà E
Durata: 5 ore
Località attraversate: Scandiano – Ventoso – Bottegaro – Colombaro – Rondinara – il Monte – La Minghetta – Castello di Viano (ore 2,30) – S. Polo – Mamorra – Casino – Rio Faggiano (ore 4) – Ca’ de Vezzoli – Regnano.

Dal borgo di Ventoso l’inizio del sentiero è facilmente riconoscibile perché situato in prossimità del fianco occidentale dell’ex fornace. Una carraia risale la valle del rio Guiglia tra macchie arbustive ed ampie praterie. Raggiunto lo spartiacque si incrocia il sent. 604 (anello del M. Evangelo) e si prosegue verso sud-ovest con vasta veduta sui colli della bassa val Tresinaro. Il sentiero oltrepassa un fabbricato colonico (Bottegaro) e, mantenendosi sulla linea di spartiacque, si snoda in falsopiano tra affioramenti di argilla scagliosa. Nella prateria a graminacee in primavera fioriscono numerose orchidee.  Arrivati a Case Monte di Sopra, si può osservare la famosa quercia pluricentenaria (tra i più begli esemplari dell’Emilia). Si ritorna sul tracciato in direzione Colombaro e si raggiunge Rondinara. Arrivati a un gruppo di case la strada diventa mulattiera e conduce al caratteristico Castello di Viano, parte del complesso difensivo matildico. Proseguendo in direzione Casina dopo 500 mt sulla sinistra si trova il parcheggio con il cartello che illustra le Salse di Regnano, vulcanetti di fango freddo che bolle nel terreno argilloso, fenomeno causato dalla presenza sotterranea di idrocarburi gassosi. Lazzaro Spallanzani aveva studiato varie volte le Salse. In fondo al parcheggio trovate il passaggio per raggiungere i vulcanetti che si trovano a 100 metri dalla strada.


3) DA Regnano A Giandeto

Lunghezza: 13 km
Difficoltà E
Durata: 4h 30min
Località attraversate: Regnano – Monte Alfonso – Riolo di Montalto (1 h) – S. Giovanni di Querciola – Prediera (2 h) – Ca’ de’ Pazzi – Sorriva – Mulino del Tasso (3 h)– Monte delle Ripe – Case Mattioli – Giandeto.


4)  Da giandeto a carpineti

Lunghezza: 14 km
Difficoltà E
Durata: 4h 30min
Località attraversate: Giandeto – Stropeda – Croveglia – Buramedia – Cerpiano (1 h) – Mulino delle Noci – Mandra – Pianzano (2 h)– Ca’ Spadaccini – S. Vitale (3 h) – Castello di Carpineti – Carpineti.


5) da carpineti a ginepreto

Lunghezza: 21.5 km
Difficoltà E
Durata: 5h 30min
Quota massima: 970 m
Località attraversate: Carpineti – Castello di Carpineti – Ca’Fosola (1.30 h) – Campogallinaro – Saccaggio – La Noce – Campolungo (3.30 h) – Campo Pianelli – Pietra di Bismantova (5 h) – Ginepreto.


6) Ginepreto – Ligonchio

Lunghezza: 17 km
Difficoltà E
Durata: 5h 30min
Località attraversate: Ginepreto – Ca’ Merlo – Ca’ Ceccarelli – Mulino di Vologno – Ponte del Pianello (1 h) – Ca’ Rabacchi – Monte Carù – Ca’ di Budriotto – Castellaro – Cerrè Sologno (3 h) – Montecagno – Casalino (4.30 h) – Ligonchio.


7) da Ligonchio al Rifugio Battisti

Lunghezza: 14 km
Difficoltà E
Durata: 5 ore
Località attraversate: Ligonchio – Presa Bassa – Presa Alta (2 h) – Passo di Romecchio (4 h) – Rifugio Bargetana – Rifugio Battisti


8) Dal Rifugio Battisti a S. Pellegrino in Alpe

Lunghezza: 16 km
Difficoltà
Durata:
5h e 30min
Località attraversate: Rifugio Battisti – Bocca di Massa (2 h) – Passo di delle Forbici (3 h) – Cima La Nuda – Colle dei Laghi – Passo delle Radici (4.30 h) – Villa Bianchi – S. Pellegrino in Alpe. Dislivello: 400 m in salita – 630 m in discesa