Chiostri Benedettini di San Pietro
Indirizzo e contatti
Via Emilia San Pietro, 44/c - 42121 Reggio nell'Emilia
0522 456233 (informazioni su visite, eventi e servizi del Complesso Monumentale chiamare negli orari di apertura)
info@archeosistemi.it
Chiostri di San Pietro
Informazioni
Dopo il recente restauro, i Chiostri di San Pietro ospitano 4 diverse aree:
- Art in Chiostri: mostre culturali ed eventi internazionali.
- Lab in Chiostri: un luogo in cui sviluppare cooperazione e confronto tra mondi diversi.
- Work in Chiostri: un nuovo spazio di co-working per giovani professionisti, freelance e smart workers che vogliono produrre idee innovative in una cornice storica d’eccellenza.
- Food in Chiostri: un'area ristoro, autentica e genuina, per colazioni, merende, aperitivi e pranzi.
Orari
Nei periodi senza manifestazioni consultare il sito www.chiostrisanpietro.it
Sabato, domenica e festivi 10-18
Dal 26 aprile al 9 giugno 2024 (in occasione di Fotografia Europea 2024)
Mercoledì-giovedì 10-13 e 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi 10-20; chiuso lunedì e martedì.
Il Complesso Monumentale
I Chiostri di San Pietro sono il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano. Si tratta di un antico monastero utilizzato nei secoli nei modi più disparati e poi rimasto inaccessibile, nel centro storico della città, fino al momento della riscoperta e del recupero pubblico. Servizi: l’esperienza dei Chiostri di San Pietro è arricchita da visite guidate, attività laboratoriali e didattiche per favorire nei giovani e negli adulti la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale in un’ottica inclusiva e partecipativa. Accessibilità: sia il complesso monumentale dei Chiostri di San Pietro sia il Laboratorio Aperto sono accessibili alle persone con disabilità e difficoltà motorie, grazie all’ausilio di ascensori e rampe dedicate. È possibile l’accesso allo spazio con passeggini e carrozzine, salvo particolari ed occasionali restrizioni dovute alla natura delle opere esposte. Spazi a disposizione: i Chiostri di San Pietro offrono a enti pubblici e privati, aziende, associazioni, l’opportunità di organizzare mostre, esposizioni, eventi, attività per il lancio e lo sviluppo di progetti innovativi e ad alto impatto sociale.
Tariffe
Omaggio € 0,00
Ingresso senza visita guidata. Ingresso ai Chiostri con visita guidata per bambini fino a 5 anni; persone con diritti speciali e loro accompagnatori; guide ed interpreti; giornalisti.
Intero € 5,00
Ingresso ai Chiostri con visita guidata
Ridotto € 2,00
Ingresso ai Chiostri con visita guidata per bambini e studenti da 6 a 26 anni, over 65.
Come arrivare
Reggio nell'Emilia - centro storico - Via Emilia San Pietro, 44/c
Dalla stazione ferroviaria, dopo avere percorso Viale IV Novembre, immettersi da piazzale Tricolore in Via Emilia San Pietro, percorrere la via per circa 150 metri e poi girare a destra, subito prima della chiesa omonima.
Cenni storici
I lavori per la costruzione dei Chiostri presero avvio all'inizio del XVI secolo, dovendosi trasferire in città un precedente convento ubicato fuori le mura. Il complesso monastico, comprensivo di cortili e orti, occupava una vasta area che andava dalla Via Emilia fino alle mura ed apparteneva ai Monaci Benedettini che officiavano nell’annessa Chiesa di San Pietro. Il convento venne articolato intorno a due chiostri: uno di ridotte dimensioni dalla foggia tardo quattrocentesca e uno di ampia planimetria e di gusto manierista.
Il Chiostro piccolo fu realizzato tra il 1524 e il 1525 da Bartolomeo Spani, figura artistica dominante nel primo Cinquecento reggiano, che vi adottò un impianto tipicamente rinascimentale - modulare di impronta brunelleschiana. Grazie al recente restauro sono state recuperate, almeno in parte, le pareti affrescate che furono ricoperte da uno strato di calce negli anni Cinquanta. Di gusto completamente diverso è il Chiostro grande, realizzato circa sessanta anni dopo, da Prospero e Francesco Pacchioni, che adottarono un impianto manierista con bugnato alle pareti e, al piano superiore, finestre timpanate con nicchie decorate da possenti statue di santi dell’ordine benedettino, realizzate dai fratelli Bernardo e Francesco da Lugano negli anni Sessanta del Seicento. Il progetto dei Chiostri è chiaramente stato influenzato dal modello di Palazzo Te a Mantova, disegnato da Giulio Romano.
Nel 1783 il monastero venne soppresso e utilizzato come magazzino militare e poi sede del Tribunale di Giustizia. Con la Restaurazione l’immobile divenne sede dell’Educandato delle Fanciulle, affidando la trasformazione dell’edificio a Domenico Marchelli che ne uniformò il prospetto sulla via Emilia in stile neoclassico, inserendolo nel ben più vasto progetto di abbattimento dei portici della via Emilia. L’ingresso al complesso monastico, originariamente sul sagrato della chiesa, venne collocato sulla via principale separando definitivamente chiesa e monastero. Subito dopo l’Unità d’Italia l’edificio venne trasformato in caserma militare, vennero tamponate le arcate del chiostro piccolo e vennero costruiti una serie di casamenti nell’area un tempo destinata a orti.
Il recente restauro ha eliminato le tamponature e ha cercato di riportare il complesso alla sua foggia originale. Oggi i Chiostri sono frequentemente utilizzati in occasioni di mostre e manifestazioni.