Visite guidate ai Chiostri di San Pietro
Informazioni
0522 456233 (per informazioni su visite, eventi e servizi del Complesso Monumentale chiamare negli orari di apertura)
info@archeosistemi.it / biglietteria@chiostrisanpietro.it
Biglietteria Visite Guidate:
È possibile prenotare e acquistare online il biglietto per accedere alle visite guidate organizzate all’interno dei Chiostri di San Pietro. In alternativa è sempre possibile prenotare e acquistare direttamente sul posto, fino a pochi minuti prima della visita e fino a esaurimento posti disponibili, presso la biglietteria negli orari di apertura dei Chiostri. Il prezzo online ha un supplemento di 1€.
Prenotazione obbligatoria per gruppi oltre le 20 persone.
Tariffe
Intero 5,00 €
Ridotto 2,00 € bambini e studenti da 6 a 26 anni, over 65.
Cenni storici
I lavori per la costruzione dei Chiostri presero avvio all'inizio del XVI secolo, dovendosi trasferire in città un precedente convento ubicato fuori le mura. Il complesso monastico, comprensivo di cortili e orti, occupava una vasta area che andava dalla Via Emilia fino alle mura ed apparteneva ai Monaci Benedettini che officiavano nell’annessa Chiesa di San Pietro. Il convento venne articolato intorno a due chiostri: uno di ridotte dimensioni dalla foggia tardo quattrocentesca e uno di ampia planimetria e di gusto manierista.
Il Chiostro piccolo fu realizzato tra il 1524 e il 1525 da Bartolomeo Spani, figura artistica dominante nel primo Cinquecento reggiano, che vi adottò un impianto tipicamente rinascimentale - modulare di impronta brunelleschiana. Grazie al recente restauro sono state recuperate, almeno in parte, le pareti affrescate che furono ricoperte da uno strato di calce negli anni cinquanta.
Di gusto completamente diverso è il chiostro grande, realizzato circa sessanta anni dopo, da Prospero e Francesco Pacchioni, che adottarono un impianto manierista con bugnato alle pareti e, al piano superiore, finestre timpanate con nicchie decorate da possenti statue di santi dell’ordine benedettino, realizzate dai fratelli Bernardo e Francesco da Lugano negli anni Sessanta del Seicento. Il progetto dei Chiostri è chiaramente stato influenzato dal modello di Palazzo Te a Mantova, disegnato da Giulio Romano.
Nel 1783 il monastero venne soppresso e utilizzato come magazzino militare e poi sede del Tribunale di Giustizia. Con la Restaurazione l’immobile divenne sede dell’Educandato delle Fanciulle, affidando la trasformazione dell’edificio a Domenico Marchelli che ne uniformò il prospetto sulla Via Emilia in stile neoclassico, inserendolo nel ben più vasto progetto di abbattimento dei portici della via Emilia. L’ingresso al complesso monastico, originariamente sul sagrato della chiesa, venne collocato sulla via principale separando definitivamente chiesa e monastero.
Subito dopo l’Unità d’Italia l’edificio venne trasformato in caserma militare, vennero tamponate le arcate del chiostro piccolo e vennero costruiti una serie di casamenti nell’area un tempo destinata ad orti. Il recente restauro ha eliminato le tamponature e ha cercato di riportare il complesso alla sua foggia originale. Oggi i Chiostri sono frequentemente utilizzati in occasioni di mostre e manifestazioni.
Come arrivare
Dalla stazione ferroviaria, dopo avere percorso Viale IV Novembre, immettersi da Piazzale Tricolore in Via Emilia San Pietro, percorrere la via per circa 150 metri e poi girare a destra, subito prima della chiesa omonima.