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Chiesa di San Girolamo

La Chiesa barocca dei Santi Girolamo e Vitale è particolarmente originale poichè racchiude al suo interno quattro edifici sacri compenetrati tra loro e collegati da un complicato intrico di scale e corridoi.

Indirizzo e contatti

Via San Girolamo, 24 - 42121 Reggio nell'Emilia
telefono 0522 431926 / 327 8657360 - Confraternita
sito web visitareggio.it

Orari

Nel periodo pasquale (Settimana Santa) la chiesa è aperta per permettere ai fedeli di inginocchiarsi sulla Scala Santa. La celebrazione della Via Crucis si svolge ogni venerdì di Quaresima alle ore 15; a seguire, potrà essere praticato il rito individuale della Scala Santa.

Dal 2 febbraio 2024 
Le tre chiese di San Girolamo, con l'Ultima Cena, l'Orto degli Ulivi, la Scala Santa, il Santo Sepolcro, la Sacra Sindone e la Rotonda della Resurrezione, saranno aperte tutti i primi venerdì del mese dalle 15 alle 18.

Visite guidate
Un sabato al mese l'associazione di promozione sociale Città di Reggio organizza visite guidate a offerta libera. Apertura e condizioni sul sito Internet.

Come arrivare

Google Maps Reggio nell'Emilia - centro storico

Cenni storici

La chiesa sorge sulla preesistente chiesa di S. Vitale. Sulla sua origine non abbiamo documenti, ma il nome del Santo ravennate ci riporta ai primi secoli della Chiesa reggiana (post 313). Quando nel 1443 sorse la confraternita di S. Girolamo, la chiesa era antichissima, non più officiata e pressoché in rovina. Così la nuova confraternita, che era alla ricerca di una sede, acquistò dalle monache di S. Raffaele -  il 6 novembre 1443 -  la cappella e l'orto di San Vitale, addossati alle mura cittadine. Due anni dopo, il Vescovo di Reggio consacrò il nuovo edificio conferendogli il titolo dei Santi Girolamo e Vitale Martire.

Nel 1600, un membro della confraternita, tal Ippollito Pratonieri, di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, riportò un disegno e le misure del Santo Sepolcro di Gerusalemme e volle riprodurlo all'interno della chiesa. Il 28 aprile 1646 fu benedetta la posa della prima pietra dell'attuale edificio, progettato dall'architetto e scenografo Gaspare Vigarani (attivo anche alla corte di Luigi XIV ). Egli concepì una singolare e complessa costruzione che collega mediante scale e corridoi quattro edifici sacri compenetrati tra loro:

  • Dall' Atrio partono tre scale e quella centrale è la Scala Santa di ventotto gradini, che vengono percorsi in ginocchio durante il rito del Venerdì Santo.
  • l'Oratorio di San Vitale è chiamato Oratorio di Confratelli, perchè in questa chiesa si svolgono le funzioni della Confraternita.
  • La Rotonda è a pianta circolare con altare centrale. Nella parte superiore si snoda un matroneo e le otto nicchie contengono le statue di santi.
  • La Cripta (chiesa sotterranea) comprende due cappelle, ma soprattutto ha al centro una ricostruzione fedele del Santo Sepolcro, con le misure che furono portate da Gerusalemme dal Confratello Ippolito Patronieri.

 

Il Santuario della Passione

Il recente volume dedicato alla chiesa di San Girolamo e curato da Adorni e Monducci è stato intitolato: Quasi un Sacro Monte. Con questo gli autori hanno voluto evidenziare  che la chiesa è molto complessa non solo sul piano architettonico, ma anche su quello spirituale. I luoghi che la compongono hanno come tema principale la Passione di Cristo. I confratelli che hanno commissionato la chiesa, hanno voluto circondarsi di Cristo, riunendo attorno al proprio oratorio le reliquie più sante della Chiesa universale: la copia della Scala Santa, cioè la scala del palazzo di Pilato a Gerusalemme, che Gesù bagnò col suo sangue, la copia esatta, anche se in dimensioni minori, del Sepolcro di Cristo, e le reliquie di otto martiri, per concludere il loro percorso di preghiera con il trionfo della Risurrezione, meravigliosamente simboleggiato nella chiesa vera e propria, detta, per la sua forma, la Rotonda, capolavoro non solo del suo autore, Gaspare Vigarani, ma di tutto il Barocco emiliano.

La confraternita, che possiede e gestisce l’edificio, da qualche anno sta intervenendo sulla sua finalizzazione religiosa arricchendola con tre elementi molto significativi: innanzitutto Giuliano Melioli ha donato la sua ripetizione in cocciopesto e in dimensioni naturali (8 metri di larghezza) dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in secondo luogo è stato trasformato il piccolo pezzo di terra davanti alla chiesa in un Orto degli Ulivi, in terzo luogo è stata donata la copia a grandezza naturale della Sacra Sindone.

La confraternita ha così trasformato la sua chiesa in un vero e proprio santuario della Passione, in un luogo che, con la varietà delle sue strutture e dei suoi stimoli religiosi, riproponga all’uomo moderno i valori del sacro, offra le strutture materiali necessarie ai momenti dello spirito, faciliti la preghiera e la meditazione, ci dica che Dio è accanto a noi.

Tratto dall'articolo di Zeno Davoli su La Libertà

 

Curiosità!

Verso le ore 8 del 14 Settembre una luce penetra e illumina una formella in cotto che rappresenta Cristo in Croce coi dolenti; il calendario liturgico celebra in questa giornata l'Esaltazione della Croce. Nello stesso momento gode di una particolare illuminazione anche la statua di San Taddeo posta in una delle nicchie che sovrastano l'altare centrale.

 

Reggio Emilia - San Girolamo (pianta)