Reggio nell'Emilia
Informazioni
Altitudine: 58 m
Abitanti: 170.283 (al 31 dicembre 2021 - fonte Osservatorio per le politiche Comune di Reggio Emilia)
Cap: 42121 (centro storico) / 42122 (zona est) / 42123 (zona sud) / 42124 (zona ovest)
Mercato settimanale: martedì e venerdì
Mercato del contadino: sabato mattina
Santo Patrono: San Prospero (24 novembre)
Contatti
0522 456660 - Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
0522 451152 - Iat (Informazione Accoglienza Turistica)
comune.informa@comune.re.it
iat@comune.re.it
Comune di Reggio nell'Emilia
Come arrivare
A1 - SS9 - SS63 - SS467 - SS468 - Stazione FS - Stazione AV.
La città, racchiusa tra i quartieri periferici dell'esagono della vecchia circonvallazione (corrispondente al perimetro delle antiche mura) è posta sulla Via Emilia, confinante a ovest con la provincia di Parma e a est con la provincia di Modena.
Il percorso parallelo dell'Autostrada A1 Milano-Roma è considerato la più veloce e diretta via di comunicazione ai principali centri della Regione (Bologna a circa 30 minuti, Milano a 1 ora e mezzo).
La Statale 63 collega (direzione nord) la città alla provincia di Mantova; la stessa in direzione opposta verso gli Appennini (Passo del Cerreto e La Spezia).
La città è collegata con la SS467 a Sassuolo in direzione Appennino modenese e con la SS468 a Correggio e Carpi.
Cenni storici
Con l'arrivo dei Romani, all'inizio del II secolo A.C., Reggio Emilia (Regium Lepidi) diviene un centro urbano inserito nel sistema viario fondato sulla Via Emilia, mentre, all'intorno, la pianura viene bonificata e colonizzata.
Sparsi ritrovamenti testimoniano di una vita economica che si mantiene intensa per tutto il periodo imperiale fino alle invasioni barbariche.
A partire dal VIII secolo la continuità dei poteri civili e il permanere della struttura urbana sono garantiti dal Vescovo.
Nel XI secolo è in terra reggiana il cuore della contea di Matilde, fortificato da un imponente sistema di castelli.
Tra le mura di Canossa, nel 1077, si svolge uno degli avvenimenti più conosciuti delle lotte per le investiture: l'imperatore Enrico IV, in veste di pellegrino invoca davanti al Papa Gregorio VII, lo scioglimento della scomunica.
Intanto sulle ceneri del feudalesimo stanno nascendo i liberi comuni: Reggio Emilia è tra i primi.
Agli inizi del XV secolo passa sotto il dominio degli Estensi.
Presenze importanti segnano il Rinascimento reggiano: da Matteo Maria Boiardo, conte di Scandiano (il poeta de "L'Orlando Innamorato, che fu governatore di Reggio verso la fine del XV secolo, a Ludovico Ariosto, il grande poeta de "L'Orlando Furioso", nato a Reggio Emilia nel 1474.
I secoli XVII e XVIII sono tormentati da guerre, pestilenze e saccheggi di opere d'arte.
Nei periodi di pace, la creatività dei reggiani ha modo di manifestarsi con l'edificazione di sontuosi palazzi e numerosi edifici religiosi, primo fra tutti l'imponente Basilica della Ghiara innalzata, con eccezionale concorso d'artisti, nella prima metà del seicento e con il mirabile sviluppo dell'arte della seta.
Il 7 gennaio 1797, prima sede di un parlamento italiano, Reggio Emilia vede nascere con la Repubblica Cispadana, il Tricolore, futura bandiera d'Italia.
Durante il ventennio fascista sempre vivo restò a Reggio Emilia lo spirito di resistenza che culminò nella lotta di liberazione.
Per l'apporto dato dalla città alla riconquista della libertà, il gonfalone di Reggio Emilia è stato decorato con medaglia d'oro al valor militare.
Da settembre 2021 la città, insieme ad altri territori della provincia, è stata inserita nel programma Mab Unesco.
Curiosità
La Mazurka di Dąbrowskiego (Inno Nazionale della Polonia) è stata scritta da Jozef Wybicki nel luglio del 1797 a Reggio Emilia.
Perché visitarla
Reggio Emilia è conosciuta come Città del Tricolore poiché qui, nel 1797, fu adottato il vessillo che divenne poi bandiera nazionale.
Nel XI secolo è in terra reggiana il cuore della contea di Matilde; più tardi figure importanti ne segnano il Rinascimento, dal Boiardo all’Ariosto, il grande poeta dell’Orlando Furioso.
Conosciuta oggi per la sua gastronomia, per la qualità di vita e, internazionalmente, per gli “asili più belli del mondo”, Reggio Emilia è anche città d’arte.
Ne sono simboli la seicentesca Basilica della Ghiara e il famosissimo Teatro Municipale Valli.
La contemporaneità è visibile, a chi percorre l’autostrada A1, nei ponti realizzati dall’architetto Santiago Calatrava, a corredo della Stazione Mediopadana dell’Alta Velocità.
Quando visitarla e cosa vedere
Le stagioni migliori per una visita sono la primavera e l’autunno, sia per il clima che per i numerosi eventi che hanno luogo in città.
La scoperta del centro prenderà il via dalla Sala del Tricolore e dal suo Museo, che ripercorre i fatti storici con cimeli napoleonici e risorgimentali, per continuare nella prospiciente Piazza Prampolini, più nota come Piazza Grande, con la statua del torrente Crostolo e, attraverso i portici del Broletto, raggiungere la piccola Piazza San Prospero, sede del tradizionale mercato, per proseguire fino a Piazza Fontanesi, un vero e proprio salotto all’aperto circondato da alberi.
Su Piazza Grande si affacciano la Cattedrale, il Battistero e il Palazzo Municipale, su Piazza San Prospero la Basilica dedicata al Santo protettore.
Da vedere, poi, la Basilica della Beata Vergine della Ghiara, testimonianza del barocco emiliano, che custodisce preziose opere d’arte, come la Crocifissione del Guercino, oltre a un ciclo di affreschi sulle figure femminili dell’Antico Testamento; il rinnovato Palazzo dei Musei che si distingue per le raccolte naturalistiche, di arte e di archeologia; la Galleria Parmeggiani, in particolare per le raccolte sul collezionismo ottocentesco; la Sinagoga; il neoclassico e maestoso Teatro Municipale Romolo Valli e la prospiciente Piazza Martiri del 7 luglio, con la nuova fontana.
E ancora lo Spazio Gerra e le installazioni di arte contemporanea che caratterizzano i recenti anni: da Fabro a Morris da Sol LeWitt a Mattiacci sino alla stupefacente Collezione Maramotti che espone opere di inestimabile valore.
Palazzo Magnani, la principale sede espositiva cittadina, ospita mostre durante tutto l’anno con particolare predilezione per la fotografia e l’arte moderna.
Da non perdere
Per apprezzare l'esperienza educativa reggiana, il Centro Internazionale Loris Malaguzzi è luogo internazionale d’incontro di ricercatori e docenti ma anche di bambini e famiglie.
A metà maggio, favole e storie animate trasformano la città: è Reggionarra, una manifestazione tutta dedicata all’infanzia.
Cosa mangiare
Non partite senza avere assaggiato le eccellenti prelibatezze della tavola reggiana, da far dono anche agli amici: i cappelletti reggiani o caplèt, il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Nei forni: erbazzone e chizze; in pasticceria: spongata, torta di riso e biscione.
Per un itinerario frizzante come il vino Lambrusco seguite la “Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa” e la “Strada dei Vini e dei Sapori delle Corti Reggiane”.
Come tenersi in forma
I sette chilometri della Pista ciclopedonale Crostolo offrono un percorso verde alle porte della città, per passeggiare, praticare jogging o andare in bicicletta.
La piscina Aquatico è la delizia di grandi e piccini nella stagione estiva.
I golfisti invece potranno rivolgersi al Circolo Golf Club Matilde di Canossa.
Appuntamenti di rilievo
Si segnalano: in maggio Fotografia Europea, evento ormai imperdibile per gli estimatori di quest’arte; da fine settembre a novembre "Aperto Festival", rassegna della Danza e della contemporaneità.
I teatri reggiani sono sempre oggetto d’interesse per le numerose e particolari attività che vi si svolgono durante tutto l’anno.
Al Teatro Municipale Valli, ogni triennio, si svolge uno dei più importanti concorsi internazionali per quartetto d’archi, il “Premio Paolo Borciani”.
Ville o frazioni
- Buco del Signore - a sud-est del centro città, direzione Scandiano
- Buon Pastore km 1,4 - a sud del centro città
- Cadè km 10,2 - Via Emilia, direzione Parma
- Canali km 6,2 - Via Settembrini, direzione Albinea
- Castellazzo km 10,4 - direzione San Faustino-San Martino in Rio
- Cavazzoli km 3,7 - a nord del centro città, direzione Mantova
- Cella km 8,5 - Via Emilia, direzione Parma
- Codemondo km 6,5 - direzione Cavriago
- Corticella km 11,2 - a est del centro città, dopo Bagno
- Coviolo km 5,5 - direzione sud, tra Codemondo e Rivalta
- Fogliano km 7,5 - a sud del centro, direzione Scandiano
- Gaida km 11,2 - Via Emilia, direzione Parma
- Gavassa km 4,5 - a nord-est della città, direzione Correggio
- Gavasseto km 7,7 - direzione sud, tra Fogliano e Marmirolo
- Mancasale km 2,7 - a nord, direzione Bagnolo in Piano e per Mantova
- Marmirolo km 9,5 - Via Emilia, direzione Modena
- Masone km 7,7 - Via Emilia, direzione Modena
- Massenzatico km 7,5 - a nord, direzione Correggio-Bagnolo in Piano
- Ospizio km 1,75 - Via Emilia, direzione Modena
- Pappagnocca - a sud-est del centro città, direzione Scandiano
- Pieve Modolena km 3,7 - Via Emilia, direzione Parma
- Pratofontana km 6,5 - a nord, direzione Bagnolo in Piano
- Rivalta km 6,5 - a sud, direzione Castelnovo ne' Monti
- Roncadella km 8,2 - Via Emilia, direzione Modena
- Roncocesi km 7 - a nord del centro città tra Sesso e Cella
- Rosta Nuova - a sud-est, confinante con il centro città
- Sabbione km 11 - direzione Scandiano dopo Gavasseto
- San Bartolomeo km 8.7 - direzione Bibbiano/Quattro Castella, dopo Codemondo
- San Maurizio km 3,7 - Via Emilia, direzione Modena
- San Pellegrino km 2,2 - a sud del centro, direzione Rivalta
- San Prospero Strinati km 3 - a nord, direzione Mancasale
- Villaggio Stranieri-Bazzarola km 3 - est direzione Modena
Ecco la cartina con le frazioni del Comune di Reggio Emilia (la cartina ha il solo scopo illustrativo, serve a indicare l'area approssimativa del Comune di Reggio Emilia).
Per scoprire la storia dei quartieri e delle frazioni.
Links utili
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Piano urbano della mobilità: elenco vie
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