Chizze
Nei primi decenni del '900 si narra che nel ghetto ebraico della città di Reggio Emilia, e precisamente in via dell’Aquila, il fornaio Federico Sacerdoti detto Salamein, facesse delle chizze così buone da meritarsi articoli di giornale.
Fatte con la pasta del gnocco fritto, ripiegata a tortello, vengono farcite e guarnite con scaglie di Parmigiano Reggiano. La cottura avviene in abbondante strutto oppure olio bollente. Sono migliori servite calde, quando il formaggio è filato, ma sono buone anche fredde.
Esiste poi una versione più "leggera", in cui l'impasto utilizzato è pasta sfoglia, e queste si possono trovare nei bar e nelle panetterie della città.
Le chizze reggiane hanno ottenuto il riconoscimento Deco nel maggio 2024.