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Reggio Emilia incontra l'arte contemporanea con quattro opere realizzate da: Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris in mostra a cielo aperto.

Informazioni

Google Maps Less Than - opera permanente di Robert Morris
L'opera si trova nei Chiostri di San Domenico, Via Dante Alighieri 11 (chiostro piccolo). Il chiostro è generalmente aperto in occasione di mostre e iniziative. Per informazioni: 
telefono 0522 456771 - Istituto Peri Merulo

Google Maps Whirls and Twirls 1 - opera permanente di Sol LeWitt
L'opera si trova al primo piano della Biblioteca Panizzi, Via Farini 3. Consultare gli orari d'apertura della Biblioteca o chiamare il numero indicato:
telefono 0522 456084 - Biblioteca Panizzi

Google Maps L'Araba Fenice - opera permanente di Luciano Fabro 
L'opera si trova dentro i cancelli dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Viale Allegri 9. Per visionarla da vicino si consiglia di contattare la segreteria: 
telefono 0522 523041 - Università di Modena e Reggio Emilia, Sede di Reggio Emilia 

Google Maps Danza di astri e di stelle - opera permanente di Eliseo Mattiacci
L'opera si trova nel cortile della Fonderia, Fondazione Nazionale della Danza, Via della Costituzione 39. E' aperta senza limitazioni di orario.
telefono 0522 451152 - Ufficio IAT (Informazione Accoglienza Turistica)

Notizie storiche

Tra il 2004 e il 2006 Reggio Emilia invita quattro protagonisti dell’arte internazionale - Sol LeWitt, Luciano Fabro, Richard Morris, Eliseo Mattiacci - a pensare e produrre opere per luoghi della città. È significativo che il curatore e ideatore del progetto sia l’artista Claudio Parmiggiani, convinto che un’opera d’arte pubblica non si esaurisca unicamente in aspetti decorativi e formalistici, ma abbia la forza di suscitare interrogativi di natura etica oltre che estetica. Invitati a scegliere i luoghi dove realizzare le loro opere, gli artisti riflettono sui luoghi stessi, intesi come memoria della comunità, aperti a nuovi orizzonti interpretativi.

All’interno del complesso monumentale dei Chiostri di San Domenico Robert Morris colloca Less Than, una scultura in bronzo associata a suoni industriali che vengono emessi al crepuscolo.

L’opera permanente di Luciano Fabro, l'Araba Fenice, è stata pensata appositamente per l’antico Foro Boario (oggi Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), collocata nel colonnato che occupa il piano terreno dell’edificio. Si tratta di una colonna di marmo travertino oro, alta circa sette metri e leggermente rastremata verso l’alto. L’opera è costituita da tre rocchi sovrapposti le cui scanalature, laddove la materia è uniforme, sono ordinate secondo la regola classica vitruviana, laddove emergono con forza le venature del marmo le scanalature le seguono, mantenendo la stessa curvatura con un effetto visivo ad andamento elicoidale.

Per la ex Fonderia Lombardini, ora sede della Fondazione nazionale della Danza, Eliseo Mattiacci realizza Danza di Astri e di Stelle: tre grandi lastre, dieci metri per due che comunicano con l’infinito e che possono essere paragonate ad un antico libro di astronomia su cui sono incisi segni che ci espongono ad una visione misteriosa del cosmo in continua esplorazione.

L’opera Whirls and Twirls 1, progettata dall'artista americano Sol Lewitt, è stata realizzata sulla volta della Sala di Lettura della Biblioteca Panizzi da un gruppo coordinato da tre suoi assistenti con la collaborazione di nove giovani artisti reggiani.

Prende così vita una concezione di collezione museale che entra nel cuore vivo della città e aperta a tutti. Una nuova forma di museo in cui le opere vivono in continuo dialogo con il pubblico.

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