Il percorso delle Piazze

L’itinerario parte da Piazza della Vittoria e procede verso Piazza del Monte fulcro ideale della città, situato a metà della Via Emilia, la via consolare che attraversa il centro cittadino. Si entra poi in Piazza Prampolini, sede del potere temporale (Comune) e spirituale (Diocesi) e, attraverso Vicolo Broletto, in Piazza San Prospero. Il percorso termina nella raccolta e caratteristica Piazza Fontanesi.

Caratteristiche del percorso

Lunghezza: 3 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Grado di difficoltà: facile

Descrizione dell'itinerario

Piazza della Vittoria e Piazza Martiri del 7 Luglio

L'itinerario inizia da Piazza della Vittoria, la più grande della città, recentemente restaurata. Insieme all'adiacente Piazza Martiri del 7 Luglio forma un unico ampio spazio di incontro e scambio cittadino sul quale si affacciano alcuni dei più importanti edifici, monumenti e musei della città di Reggio Emilia: il Teatro Municipale Valli e il Teatro Ariosto, il Palazzo dei Musei e la Galleria Parmeggiani, il Monumento alla Resistenza e quello dedicato ai Caduti della Prima guerra mondiale, oltre al Parco del Popolo, storico parco nel cuore del centro cittadino che costeggia il lato settentrionale della Piazza. Piazza Martiri del 7 Luglio ospita anche una parte delle bancarelle del mercato settimanale, il Martedì e Venerdì mattina.

Suggerimento! All’interno del Parco del Popolo è stato collocato il Monumento ai Concordii uno straordinario recinto funerario di epoca romana, rinvenuto a Boretto nel 1929. Prenditi due minuti per passeggiare tra le aiuole dell’antica Cittadella medievale e scoprire quali personaggi storici si nascondono tra le statue…

Piazza Cesare Battisti è comunemente nota come “Piazza del Monte”, dall’edificio più prestigioso che vi si affaccia, il Palazzo del Monte di Pietà, il cui primitivo nucleo risale al 1188 e dove, fino ai primi decenni del ‘400, ebbe la sua sede l’antico Comune della città. Caratterizza l’edificio, la torre, eretta nel 1216, dotata nel 1416 di un orologio meccanico con statue lignee (La Madonna, l’angelo col batacchio che suonava le ore, i tre Re Magi; ora presso il Palazzo dei Musei), opera di Giampaolo Raineri (autore più tardi, insieme al figlio Gian Carlo, del famoso orologio dei Mori di piazza San Marco a Venezia). Nel 1544 la torre fu ornata da affreschi di Lelio Orsi, oggi perduti. Sul lato nord si trova Palazzo Bussetti (1657) che la tradizione voleva su disegno del Bernini (in realtà più probabilmente riferibile all’architetto ducale Bartolomeo Avanzini, di origine romana). Sul lato est invece si può ammirare l'antico Palazzo del Capitano del Popolo, oggi Albergo Posta, che risale al 1280. L’aspetto attuale è frutto dei restauri “interpretativi” degli anni Venti del nostro secolo, sulla base di tracce del prospetto primitivo duecentesco che era stato completamente cancellato dai numerosi rifacimenti succedutesi nel corso dei secoli.

Suggerimento! Entra a Palazzo Busetti e affacciati dalla finestra del primo piano: potrai ammirare uno straordinario scorcio della città! Poco distante, si trova una delle attrazioni più belle di Reggio: è la libreria all’Arco, che occupa tre piani di un palazzo signorile affacciato sulla via Emilia.

 

Piazza Prampolini

Sulla piazza principale si affacciano alcuni tra i monumenti principali della città: il Battistero,, il Palazzo Vescovile, la Cattedrale, il Palazzo dei Canonici ed il Palazzo del Comune . La sala che oggi è intitolata al Tricolore, all’interno del Palazzo comunale, venne progettata nel 1774 dall’architetto Ludovico Bolognini, per ospitare l’archivio del Ducato Estense. Adiacente alla Sala si trova il Museo del Tricolore in cui potrete scoprire la storia della bandiera italiana. In un lato della piazza è collocata la statua raffigurante il Crostolo, proveniente dalla Villa Ducale di Rivalta, dove era già presente nel 1754.

Suggerimento! da Piazza Prampolini percorri via Farini fino alla Biblioteca Panizzi e alla chiesa gesuitica di San Giorgio. La Biblioteca è generalmente aperta con orario continuato e al suo interno troverai il magnifico affresco contemporaneo Whirls & Twirls di Sol Lewitt.

 

Piazza San Prospero

Percorriamo ora un interessante percorso porticato (il Broletto) che collega “Piazza Grande” con un’altra bella piazza cittadina, Piazza San Prospero, nota anche come “Piasa ceca”, cioè “Piazza Piccola”. Il portico fu realizzato nel 1488 con l’apertura al pubblico del passaggio sotto la loggia. La valorizzazione del percorso (di gusto esplicitamente scenografico) risale alla fine del Settecento, epoca in cui viene eseguita (su disegno di Francesco Fontanesi) la decorazione dell’accesso sulla piazza principale, di gusto vagamente orientaleggiante. Al termine del Broletto si apre la suggestiva visione della Basilica di San Prospero, dedicata al patrono della città, caratterizzata dalla imponente torre campanaria a pianta ottagonale il cui disegno, poi realizzato da Alberto, Roberto e Bernardino Pacchioni, fu sottoposto nel 1538 all’approvazione di Giulio Romano.

 

Piazza Fontanesi

Tramite la stretta ma suggestiva Via Prevostura, attraversata Via Toschi, giungiamo in Via San Carlo: sulla destra, sotto il porticato, nascosto tra gli altri edifici, l’oratorio dei Santi Carlo e Agata, recentemente restaurato, radicalmente ristrutturato nella seconda metà del Seicento. Continuando il percorso della via, troviamo sulla sinistra, al n. 10, il Palazzo dei Mercanti del Panno che risale alla fine del Quattrocento (completato nel 1541), sede della corporazione fino al Settecento. lo caratterizza l’imponente porticato a quattro arcate, di cui una cieca, sorrette da colonne in cotto e il capitello del pilastro d’angolo, con festone e testine di montone. Il palazzo si affacciava sul ramo principale del Canale di Secchia, da cui traeva l’acqua necessaria per il lavaggio delle lane. Il percorso delle piazze si conclude in Piazza Fontanesi, vasta e alberata, su cui si affacciano numerose botteghe di antiquariato; qui anticamente la presenza del Canale del Guazzatoio consentiva la presenza di attività per la lavorazione della seta, per la concia delle pelli, per la fabbricazione di candele di sego. L’omonima Via del Guazzatoio porta fino al “bastione” (unica testimonianza delle mura duecentesche della città) ora inglobato in Casa Lasagni. La piazza è stata oggetto negli anni Ottanta di un progetto di ristrutturazione che ha inteso evidenziare - attraverso l’individuazione di diverse aree del plateatico - le preesistenze storiche (qui esistevano il Convento e la Chiesa di Santa Maria Maddalena).