Palazzo San Giorgio

Edificio di origini settecentesche voluto dai Gesuiti per istituirvi un collegio e diversi tipi di scuole. Soppressi i Gesuiti (1773), il palazzo passò ai canonici Regolari del SS.Salvatore e poi fu utilizzato per scuole pubbliche, Archivio, Biblioteca e Uffici. Attualmente è sede della Biblioteca Municipale "Panizzi".

Indirizzo e contatti

Via Farini, 3 - 42121 Reggio nell'Emilia
telefono 0522 456084 - Biblioteca Panizzi
sito web Biblioteca Municipale Panizzi
sito web GiraReggio

Orari

Aperto durante gli orari di apertura della Biblioteca Panizzi

Tariffe

Ingresso libero e gratuito

Come arrivare

Reggio nell'Emilia - centro storico

Cenni storici

La storia di palazzo San Giorgio si deve ad un ordine ecclesiastico: i Gesuiti, che in via Farini avevano la loro chiesa dedicata a San Giorgio, dal 1701 fecero su un'abitazione preesistente, un collegio. L'esterno del palazzo è severo, quasi monacale, mentre la chiesa prospiciente ha una facciata barocca ricca e mossa, su imitazione della chiesa Del Gesù di Roma, sede capitolina della Compagnia. I due edifici, collegati da un passaggio sotterraneo oggi non più utilizzato, sembrano contrapporsi nella loro resa architettonica rispetto all’esiguo affaccio su strada poiché sono separati dai pochi metri di ampiezza della via Farini.

In angolo tra via Malta e Guido da Castello, sul retro del palazzo, esiste una pietra angolare incisa con i numeri romani MDCCI, 1701, la data di edificazione del complesso. Nel collegio le aule di studio erano al piano superiore, verso le vie Farini e Malta, mentre il refettorio era spostato con gli annessi spazi funzionali sul lato di via Guido Da Castello, ex strada S. Lorenzo, da cui entravano per le lezioni quotidiane anche gli studenti non residenti. Il cortile grande e rettangolare, di chiaro retaggio monastico, poteva essere coltivato oltre ad offrire luce agli ambienti. Una cisterna d’acqua, alimentata da uno dei tanti canali secondari del Crostolo quando scorreva nei paraggi, si trova sotto il giardino ed è tuttora presente.

Nel 1796 una rivoluzione popolare contro il secolare dominio Estense portò alla proclamazione della Repubblica Reggiana. Tra i primi provvedimenti del nuovo governo della città vi fu la creazione di una Biblioteca pubblica da istituirsi attraverso l'acquisizione delle biblioteche di alcuni ordini religiosi soppressi e dei duplicati della Biblioteca Estense di Modena. Nel gennaio 1798 la nuova Biblioteca "Nazionale", venne aperta al pubblico nei locali di Palazzo San Giorgio, già sede della Compagnia di Gesù. Le cure della Biblioteca vennero affidate all'abate Gaetano Fantuzzi, dotto bibliografo, al quale si devono l'ordinamento della biblioteca e la compilazione del primo catalogo.  Nel 1814 la Restaurazione chiuse l'epoca rivoluzionaria e napoleonica: il duca Francesco IV, al suo ritorno, ordinò che la Biblioteca fosse trasferita presso il Capitolo del Duomo e fosse diretta da bibliotecari scelti tra i Gesuiti e i Canonici. Si aprì un periodo oscuro della storia della Biblioteca che, senza mezzi e con scarso pubblico, ebbe una vita stentata per mezzo secolo.

Nel 1859, con la definitiva fine del dominio estense il Comune rivendicò la propria esclusiva competenza in materia di biblioteche pubbliche e decise la sua riapertura in Palazzo S. Giorgio, la sede definitiva.

Le collezioni

L' attuale Biblioteca Antonio Panizzi ha una Sezione Moderna ed una Sezione di Conservazione e Storia Locale. Il patrimonio supera i 500.000 volumi con codici miniati, importanti manoscritti come il De prospectiva pingendi di Piero della Francesca, pregevoli collezioni antiche ariostesche e boiardesche e diversi importanti fondi (Zavattini, Ghirri, Berneri-Chessa ecc..). Possiede una ampia collezione risorgimentale, una teatrale, 25.000 volumi di materie neurologiche appartenenti al fondo Aldo Bertolani, una fototeca molto ricca grazie anche al materiale d'archivio del Festival Fotografia Europea.

Grazie al recente restauro (2021), sono state riconsegnate alla città due sezioni: la loggia Ferraroni - dal nome dell’architetto Giovan Maria Ferraroni, che la progettò e realizzò fra il 1717 e il 1719 – ideata per dare “grande ornamento al Cortile Nobile”,  torna al suo antico splendore e acquisisce la nuova funzione di emeroteca, sala quotidiani e riviste. Moderna e multifunzionale, la nuova Sala degli Artisti si presenta oggi come una piazza coperta: nata per accogliere la gesuitica Congregazione degli Artisti e utilizzata dagli anni Novanta come emeroteca, grazie al restauro è stata trasformata in uno spazio attivo e creativo, con una gradinata a disposizione per eventi e conferenze e isole tematiche con materiale librario dedicato all'arte.

Arte contemporanea: dal 2004 sulla volta della Sala di Lettura della Biblioteca Panizzi è stata realizzata l’opera di grandi dimensioni (mt. 13,30 x 4,6), da un gruppo di lavoro coordinato da tre assistenti di Sol LeWitt con la collaborazione di nove giovani artisti reggiani: Wall Drawing 1126 - Whirls and Twirls 1 , mentre dal 2021 nel corridoio d'ingresso a piano terra è presente l'opera  "Parole, Parole Parole" realizzata dall'artista Elena Mazzi contro la violenza sulle donne.

La biblioteca è dedicata ad Antonio Panizzi, brescellese, che diresse la biblioteca del British Museum a Londra, fu l’artefice delle 91 regole di catalogazione, vademecum della biblioteconomia per anni e anni, e il promotore dell’impianto della Reading Room circolare coperta da cupola metallica vetrata: un degno rappresentante della cultura reggiana.

Servizi

  • Sala Young Adults (piano terra): un nuovo spazio dedicato ai giovani dai 14 ai 18 anni pensata e strutturata per accogliere attività di studio e socializzazione e per collocare i materiali destinati a questa particolare e nuova utenza.
  • Nello Spazio lettura 0 – 3 è stato allestito un "Baby pit-stop": un’area attrezzata per accogliere le mamme che vogliono allattare quando si trovano fuori casa.
  • Nuovi servizi igienici sia al piano terra che al primo piano, ad uso dei più piccoli e accessibili ai disabili

Approfondimenti

sito web Antonio Panizzi - Il bibliotecario che conquistò Londra
sito web Whirls and Twirls 1 | Invito a...- Il contemporaneo in città