Ciclovia dell'Enza

Percorso ciclabile che percorre il tratto medio e finale del Torrente Enza, al confine con la provincia parmense.

caratteristiche del percorso

Percorso totalmente in piano, fondo principalmente asfaltato, alcuni tratti di sterrato. Difficoltà fisica bassa. Possibilità di effettuare anche solo brevi tratti.

Lunghezza percorso: 48,8 km.

Grado di difficoltà: basso. L'itinerario passa su strade di campagna e fondi con traffico basso o assente. Prestare attenzione agli incroci, alle rotonde e ai centri cittadini.

I tratti su cui prestare maggiore attenzione sono:

- San Polo d'Enza: tratto della SP22, lunghezza stimata: meno di 100 metri

- Montecchio E.: tratto della SP12 in uscita dal centro cittadino. Lunghezza stimata: 1,7 km.

- S. Ilario d'Enza: tratto urbano della SS9 (marciapiedi e attraversamenti sicuri presenti). Lunghezza stimata: 220 metri

- Taneto di Gattatico: Via Bertozzi fino alla rotonda in uscita dal paese. Lunghezza stimata: 600 metri

- Gattatico: dalla rotonda delle Z. I. fino alla discesa del ponte dell'A1/AV - Via Setti. Lunghezza stimata: 1,2 km

- Sorbolo a Levante: tratto della SP62R dalla rotonda all'inizio della ciclabile. Lunghezza stimata 600 metri.

 

descrizione del percorso

Il torrente Enza è un corso d'acqua appenninico che nasce dal Lago Paduli, un lago artificiale posto al Passo del Lagastrello tra Toscana ed Emilia-Romagna e diviso tra le province di Reggio Emilia, Parma e Massa-Carrara. Questo fiume divide naturalmente la provincia di Reggio Emilia da quella di Parma, attraversando le Terre Matildiche, la Valle dei Cavalieri e segna il confine delle due province longitudinalmente, dalla sorgente fino alla foce nel Fiume Po, 93 km più a nord.

Questo itinerario segue il medio e basso corso del fiume, da quando dalle montagne taglia le colline e arriva in pianura, fino alla foce, situata tra Sorbolo (PR) e Brescello, partendo da San Polo d'Enza e passando per Sant'Ilario, Montecchio e il comune di Gattatico.

Partiamo da San Polo d'Enza, dove meritano una visita l'antica Rocca dell'11° secolo e il museo della Resistenza. L'ingresso al borgo è fortificato, ed insieme al forte rappresentano le ultime tracce medievali.

Usciamo dal paese e ci immergiamo nella pianura, con alle spalle la prima quinta collinare.
Il fiume Enza, essendo un torrente appenninico con regimi altalenanti tra inverno ed estate, creando disagi e purtroppo anche alluvioni durante l'autunno e l'inverno. Lungo le sue sponde del basso corso troviamo pioppeti e vegetazione riparia, dove si possono trovare anche animali selvatici come le volpi. Dal lato parmense del fiume sono state create casse di espansione e di laminazione per evitare la rottura degli argini, soprattutto nel vicino comune di Montechiarugolo (PR).

Entriamo quindi a Montecchio Emilia, dove la maggior attrazione è senza dubbio il Castello, datato 1114 in un documento autografo di Matilde di Canossa. Essendo in posizione strategica tra Reggiano e Parmense e con una visuale a 360° su tutta l'alta pianura, il fiume e parte delle colline a sud, è stato il baluardo principale nel sistema di avvistamento pre-appenninico messo in piedi dai Canossa.
Da visitare è anche la Pieve di San Donnino del XI secolo e restaurata a più riprese nel corso dei secoli.

Ritornando in aperta campagna, le colline alle nostre spalle quasi non si vedono più, mentre arriviamo a Sant'Ilario d'Enza, vivace centro artigianale ed industriale posto sulla Via Emilia. Da visitare è la Chiesa di Sant'Eulalia, risalente intorno al 1220 su un registro di Papa Onorio III. Lungo le sponde del fiume si trova la zona di Riequilibrio Ecologico "I Pioppini", 42.000 mq di zone naturali da percorrere a piedi o in bici.

Oltrepassiamo la Via Emilia e, dopo qualche chilometro, anche la A1 Milano-Napoli e la linea AV, ritrovandoci nel basso corso del fiume Enza.

Qui la ciclovia segue grossomodo l'argine del fiume, su strade carrarecce e poco trafficate, oltrepassando Sorbolo a Levante e Lentigione, località duramente colpite da un'alluvione e dalla tracimazione degli argini dell'Enza nel 2017, che resero necessario chiudere la ferrovia Suzzara-Parma e la SP62R Cispadana.

Arriviamo quindi alla foce del fiume Enza, a Brescello, il "Mondo Piccolo" di Guareschi famoso per aver fato da cornice ai film di Don Camillo e Peppone, ma anche per aver dato i natali ad Antonio Panizzi, celebre fondatore della British Museum Library. Da visitare sono la Chiesa di Santa Maria Maggiore e i musei dedicati all'archeologia della Romana Brixellum, al cinema e a Don Camillo e Peppone.

Sull'argine maestro del Po, a pochissima distanza dal centro di Brescello, possiamo vedere la foce del fiume, che silenziosamente si unisce al Grande Fiume.

Come arrivare

Raggiungere San Polo d'Enza:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SP28 verso Cavriago ed SP22 verso San Polo e Parma. Da Parma tramite SP513R verso Traversetolo e Reggio Emilia

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER per Ciano sulla linea Reggio-Ciano di FER e scendere a San Polo.

Raggiungere Montecchio Emilia:

- in auto: tramite SP28 per Montecchio Emilia

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER verso Parma/Piacenza/Milano C.le sulla linea Milano-Bologna di RFI e scendere a Sant'Ilario d'Enza. Qui prendere l'autolinea 65 di SETA verso Montecchio e scendere alla fermata di  Montecchio-Scuole.

Raggiungere Sant'Ilario d'Enza:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SS9 Via Emilia

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER verso Parma/Piacenza/Milano C.le sulla linea Milano-Bologna di RFI e scendere a Sant'Ilario d'Enza.

Raggiungere Gattatico e Taneto:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SS9 Via Emilia e SP39

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER verso Parma/Piacenza/Milano C.le sulla linea Milano-Bologna di RFI e scendere a Sant'Ilario d'Enza. Qui prendere l'autolinea 65 di SETA verso Campegine e scendere a Taneto.

Raggiungere Brescello:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SP358R di Castelnovo verso Poviglio e SP1 verso Brescello

- in treno: dall'Autostazione CIM di Piazzale Europa prendere l'autolinea 93 di SETA verso Boretto e scendere a Brescello.
In alternativa, da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER verso Parma/Piacenza/Milano C.le sulla linea Milano-Bologna di RFI e scendere a Parma, quindi cambiare treno e prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER verso Suzzara sulla linea Parma-Suzzara di FER e scendere a Boretto.

link alle tracce

È possibile percorrere l'itinerario nella sua interezza o partire da uno dei punti intermedi, seguendo le tracce GPX (per dispositivi GPS e applicazioni mobili che supportano il file), KML (per Google Earth, sia in versione desktop che applicazione mobile) o la cartografia di Google Earth in PDF.

Cartografia PDF (apre il PDF direttamente)

Traccia GPX (per dispositivi GPS e applicazioni/software che leggono file GPX)

Traccia KML (per versioni desktop e mobile di Google Earth, non apre nella versione online)