Reggia di Rivalta
Indirizzo e contatti
Via dei Combattenti, 1 - 42123 Reggio nell'Emilia 339 1387435 - Giuliano Mainini, Presidente dell'Associazione "Insieme per Rivalta"
334 9087672 - Augusto Davolio, Vice presidente dell'Associazione "Insieme per Rivalta"
Associazione Insieme per Rivalta
La Reggia di Rivalta
Orari
Visitabile internamente solo in occasione di eventi.
Come arrivare
Reggio nell'Emilia
In auto
Percorrere la SS63 in direzione Rivalta.
In autobus
Servizio di trasporto urbano linea 5 e 6.
Cenni storici
Edificata a partire dal 1723 nella frazione di Rivalta per Francesco III d'Este e Carlotta d'Orléans, la villa faceva parte di un più vasto sistema comprendente anche la villa di Rivaltella e la “vasca” di Corbelli. Il progetto di questa "Piccola Versailles” fu affidato dapprima all'architetto reggiano G.M. Ferraroni e poi al Bolognini (autore della Sala del Tricolore). L'edificio fu terminato nel 1733 mentre il parco vide continui abbellimenti successivi. Tra il 1740 ed il 1760 la Reggia visse il suo periodo d'oro, con feste grandiose che riecheggiavano lo sfarzo parigino.
Nel 1796 fu occupata dalle truppe dell'armata napoleonica in transito lungo la Pianura Padana. Al termine dell'occupazione la villa, spogliata e danneggiata, fu consegnata ad un comitato di cittadini che, attorno al 1807, ne demolì alcune parti e convertì il giardino ad uso agricolo.
Oggi restano solo l'ala sud, probabilmente in origine destinata alla servitù e del tutto minore rispetto alle altre distrutte, e la cappella, in rovina, inglobata in edifici agricoli. Del parco e dei giardini con giochi d'acqua ottenuti utilizzando l'acqua del vicino torrente Crostolo, rimangono il perimetro cintato e una vasca ovale.
Nel 2005 il Comune di Reggio Emilia ha acquistato l'area e ad oggi (febbraio 2025) sta per essere ultimato il grande restauro di tutta l'area.
Il restauro e la valorizzazione del Parco e del Giardino segreto, che si estendono su un’area di 26 ettari, sono finanziati per un importo di 6.800.000 euro nell’ambito del progetto nazionale “Ducato Estense”.
Nella fisionomia unitaria del Parco trovano posto, recuperando l’intuizione antica e le molteplici mutazioni di uso nei secoli, giardini particolari estivi e invernali, il protagonismo dell’acqua (4 vasche-fontane) e degli alberi (695 nuove piantumazioni tra pioppi neri, aceri campestri ed olmi, oltre alla manutenzione e valorizzazione degli alberi esistenti), attività ludiche, culturali e di spettacolo, la bellezza della natura, lo stupore del giardino barocco e la meraviglia spontanea delle colture campestri e degli alberi autoctoni.
Il Parco sarà ‘senza barriere’, accessibile a tutti, illuminato, dotato di sedute, panchine, arredi e servizi.
A Rivalta conviveranno il dominio illuministico dell’uomo sulla natura e la contaminazione della natura nella vita delle persone.
Il progetto del Parco comprende – oltre alla valorizzazione di elementi architettonici e paesaggistici, tra cui il sistema del verde, i percorsi pedonali e il sistema delle acque – il restauro scientifico e interpretativo di quanto oggi rimane del complesso monumentale della Reggia di Rivalta: il Belvedere, il Giardino segreto, il Muro di cinta, le Vasche, le Grotte.
L'immagine di render finale del progetto. Tutto il progetto completo di restauro dei luoghi del Ducato Estense è disponibile a questo sito. La Storia della Reggia: un racconto a più voci
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