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Palazzo Spalletti Trivelli (già Guicciardi)

Il palazzo, posto in angolo con Via S. Nicolò, è un piccolo scrigno d'arte nel centro della città.

Indirizzo e contatti

Via Emilia San Pietro, 2/D - 42121 Reggio nell'Emilia
telefono 0522 583570 - Collezioni d'arte Credem
sito web Spazio Credem
sito web GiraReggio

Orari e Modalità di visita

L'Apertura del Palazzo è prevista per mostre ed eventi o su prenotazione.

La visita guidata comprende:

  • il sito archeologico dell’antica Regium Lepidi, con le vestigia del Foro della città romana;
  • la collezione di pittura antica emiliana dal XVI al XVIII secolo e opere d’arte del XIX e XXsecolo;
  • la raccolta d’arte orientale, considerata tra le più rilevanti in Italia.

Tariffe

A seconda della mostra o evento in programma.

Come arrivare

Reggio nell'Emilia - centro storico. 
Il palazzo si trova lungo la Via Emilia.

Cenni storici

Il Palazzo oggi è sede del Credito Emiliano (Credem) che l'acquistò nel 1940, avviando importanti lavori di restauro volti a restituire al palazzo il fasto originale.
L'edificio, di origine quattrocentesca, venne acquistato nel 1685 dai fratelli Guicciardi, imprenditori di seta, che ne avviarono una radicale trasformazione, su modello dei palazzi romani, realizzata dall'architetto G. M. Ferraroni. Il palazzo raggiunse l’apice del suo splendore alla fine del secolo, tanto da essere ritenuto degno di ospitare Napoleone di passaggio durante la Campagna d’Italia.
I Guicciardi, nel 1830, vendettero il palazzo al conte Gianbattista Spalletti Trivelli: a lui si deve l'ammodernamento in stile neoclassico su progetto di Pietro Marchelli. La decorazione interna invece fu affidata a Prospero Minghetti che eseguì un magnifico soffitto con Apollo sul carro del Sole con il corteo delle Ore, su modello dell'affresco di Guido Reni nel casino Pallavicini Rospigliosi a Roma e allo scenografo Vincenzo Carnevali al quale appartiene l'imponente decorazione a trompe d'oeil del salone da ballo con motivi di finti colonnati e tendaggi dipinti.

La collezione di pittura antica della banca, ospitata nelle sale oggi adibite a uffici e sale riunioni, vanta opere dei più importanti maestri emiliani tra '500 e '700 come l' "Ecce Homo" di Guido Reni, la "Sibilla Cimmeria" di Guercino, "La deposizione" di A.Tiarini e opere di altri artisti del calibro di L. Costa e C. Procaccini. Oltre ai dipinti, Credem ha nel tempo deciso di acquisire opere di arte orientale, che nel tempo hanno dato vita a una delle più rare collezioni private in Italia, che comprende numerosi oggetti in smalti cloisonné, porcellana, bronzo e terracotta provenienti da Cina, Giappone, Mongolia, Birmania, Cambogia, Thailandia e in arte Gandhara, sviluppatasi nel Pakistan settentrionale e in Afghanistan.

Nonostante la vocazione collezionistica di Credem si sia sviluppata prevalentemente in direzione dell’arte antica, nella raccolta si conservano alcune sculture e dipinti dell' Ottocento e Novecento, con opere che la collezione continua ad implementare ed acquistare.  Negli anni '90 nel cortile del palazzo si è arricchito con il gruppo bronzeo di Adamo ed Eva di Arturo Martini, proveniente da Villa Ottolenghi ad Acqui Terme, dove ornava il giardino chiamato “Il Paradiso Terrestre”.

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