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Pan de Re

Pan de Re è il nome del pane QC (Qualità Controllata) della provincia di Reggio Emilia, presentato per la prima volta alla Festa del Pane dei forni e dei mulini reggiani, durante la manifestazione Giareda 2010.

Pan de Re  - dove si può acquistare

Zona tipica di produzione

Reggio Emilia e provincia

Cenni storici

Da sempre il pane reggiano ha la fama di essere un buon pane. Nel 1300, in piena età comunale, i Fornari erano una delle trentadue associazioni di mestiere della città. La leggenda narra che in origine il taglio centrale tipico di questo pane si ottenesse con un colpo di gomito su ogni forma lievitata, pronta per essere cotta. La ricetta e la produzione del Pan de Re sono controllate dal Consorzio Panificatori Reggiani, che coinvolge nella filiera corta produttori, aziende molitorie e ben 32 fornai della provincia. Lo scopo è quello di sfornare “un prodotto più buono, più rispettoso e attento all’ambiente e alla salute dei consumatori. Si sa dove e come è stato coltivato il grano, chi ha macinato le farine chi lo ha impastato, formato, infornato e sfornato”.

Caratteristiche

Il logo del Pan de Re di Reggio Emilia.

“Pan de Re” è il nome di un pane realizzato secondo le regole della tracciabilità in modo che il consumatore possa conoscerne le origini: a partire dal luogo di coltivazione dei cereali, alla molitura delle farine, alla panificazione. Il marchio che suggella il controllo di qualità della filiera è esposto, oltre che nei forni di produzione, nei locali pubblici che serviranno il “Pan de Re”.

Pan de Re nasce da una filiera produttiva tutta reggiana: 50 ettari di frumento (coltivato secondo i disciplinari di produzione integrata), 3.200 quintali di grano raccolto corrispondenti a circa 2.500 quintali di pane, 3 tra organizzazioni di produttori e ed aziende molitorie e 50 fornai della provincia sono i numeri del progetto.
Pan de Re è il pane reggiano QC, a qualità controllata e filiera corta, fatto con farina tipo 1, meno raffinata e più ricca di nutrienti, olio extravergine di oliva, sale iodato nella misura massima dell’1,5%, che lievita in modo lento e naturale.

Tutta la filiera, dal chicco di grano seminato nel campo fino al pane sfornato e venduto ai consumatori, è a marchio QC. Ogni operatore segue un preciso disciplinare produttivo e ogni fase della produzione è soggetta al controllo di una società di certificazione accreditata.