Anello del Ducato

Percorso ad anello tra gli antichi capoluoghi dei Ducati Estensi e Gonzaga tra capoluogo e provincia.

caratteristiche del percorso

Lunghezza percorso: 65,6 km. Il percorso si svolge in pianura, con molti tratti su piste ciclabili. Di difficoltà fisica bassa. È possibile percorrere anche solo tratti intermedi. Prestare attenzione ad incroci e rotonde o ad attraversamenti stradali.

I tratti su strade primarie sono:

- Scandiano: tratto della SP37 in uscita dalla frazione di Pratissolo. Lunghezza stimata del tratto: 750 metri.

Descrizione del percorso

Lungo il corso dei secoli, sono tante le famiglie nobili che in maniera più o meno grande hanno lasciato il segno nella Storia, ma la famiglia Este, insieme a quella dei Gonzaga, hanno modellato il patrimonio artistico e culturale non solo della città di Reggio, ma di tutta la provincia.

Questo itinerario ad anello ripercorre i luoghi che queste famiglie hanno abitato e hanno voluto lasciare la loro traccia nel corso della storia, partendo da Scandiano presso l'antica Rocca dei Boiardo, passando per Reggio Emilia, dove il passaggio Estense si nota soprattutto nella Basilica della Ghiara; si passa poi per Bagnolo in Piano con il suo Torrazzo, unico reperto dei Gonzaga di Bagnolo dopo la distruzione francese; a Correggio poi, dove la Contea prima e il Principato poi fecero fiorire grande cultura; infine a Rubiera, dove l'Ospitale e il Forte sono i simboli del passaggio degli Este e dei Boiardo in questo borgo, per poi fare ritorno a Scandiano.

Il nostro percorso comincia a Scandiano, proprio dinanzi alla Rocca dei Boiardo, residenza della famiglia omonima. Dimora costruita nel corso del XII° secolo dalla famiglia dei Da Fogliano, venne presa dai Boiardo nel 1423 e venne abitata continuativamente per 137 anni. Di particolarissimo pregio sono: il cortile con i giardini, l'Appartamento Estense con il caratteristico Scalone a tenaglia e le Sale del piano terra, riccamente decorate con affreschi di artisti tra i più raffinati, chiamati a più riprese nel corso di due secoli di storia.

Degna di valore è anche la Chiesa di San Giuseppe nel centro del paese, in uno stile barocco molto pregevole.

Usciamo dal paese verso Pratissolo e Fogliano, prima tramite la SP37, e poi per la pista ciclabile a lato strada.

Arriviamo quindi nel capoluogo Reggio Emilia. Durante più di due secoli di permanenza, gli Estensi portarono grande splendore culturale ed una raffinatezza artigianale, tutt'oggi ancora molto apprezzabile. È possibile percorrere un itinerario interamente dedicato al passaggio Estense in città tramite la "Passeggiata Estense", dal centro fino alla Reggia di Rivalta e oltre, verso Villa d'Este e la Vasca di Corbelli.
(qui tutti i dettagli).

Una tappa più che obbligatoria in città è la Basilica della Madonna della Ghiara, gioiello e capolavoro dell'arte seicentesca. Chiamata così per la "ghiara" (ghiaia, sedimenti rocciosi) del Torrente Crostolo che anticamente scorreva qui prima di essere deviato nel 1226, inizialmente era un convento di frati, ampliato poi a chiesa dedicata alla Natività.
Nel 1569 il pittore Lelio Orsi di Novellara cominciò il bozzetto dell'affresco del Cantone dei Servi (esposto ora nel museo adiacente la chiesa), non riuscendo però ad ultimare l'opera principale.

Il 29 aprile del 1596 qui avvenne un miracolo: un giovane sordomuto dalla nascita e senza lingua, pregando intensamente verso la Vergine, riacquisì l'udito e la parola, e dopo la conferma di Papa Clemente VIII, venne concessa la possibilità di costruire un nuovo tempio dedicato alla Vergine.

Tempio a croce greca ed elevato al grado di Basilica minore, il 6 giugno 1597 si posò la prima pietra e il 12 maggio 1619 venne inaugurata con una fastosa cerimonia, accompagnata da macchine allegoriche: era l'inizio della Giaréda (che anche ebbe la sua particolare storia, seguendo questo link per scoprirla).

All'interno del tempio troviamo i più raffinati affreschi provenienti dal meglio della pittura emiliana, tra cui anche il Guercino. L'affresco principale della cupola è opera del bolognese Lionello Spada, mentre le volte intorno presentano un ciclo di affreschi con scene dell'Antico Testamento. Scaricando l'app della Basilica (qui per Apple) o seguendo il QR Code nel pannello infografico all'ingresso della chiesa, è possibile illuminare particolari di affreschi tramite il proprio telefono, e provare un'esperienza immersiva nella scoperta di questo gioiello dell'arte.

Nel Parco del Rodano è possibile ammirare la dimora del Mauriziano, dimora estiva di Ludovico Ariosto e opera civile del seicento con decorazioni faunistiche nel gusto cortese dell'epoca.

Usciamo dalla città e giungiamo a Bagnolo in Piano, qui le antiche costruzioni dei Gonzaga furono distrutte dai francesi durante le guerre napoleoniche, risparmiando solamente il Torrazzo nel centro cittadino, ultimo reperto della corte dei Gonzaga che qui ebbe uno dei tanti rami cadetti della grande famiglia Mantovana.

Tramite la campagna arriviamo a Correggio, piccola capitale della contea prima e del principato poi, prima di essere assorbito a sua volta dal Ducato Estense. Qui troviamo il Palazzo dei Principi, voluto nel 1508 da Francesca di Brandeburgo, vedova del principe Borso da Correggio. Lasciato al degrado, ora è sede di uffici comunali e del museo dedicato al Correggio, il pittore che prese il nome appunto dalla propria città. Proseguendo oltre troviamo anche i resti della Rocchetta, demolita nel 19° secolo per costruire il viale della ferrovia.

Deviando dal percorso e virando verso San Martino in Rio tramite il percorso terminale dell'itinerario "Trasversale dell'Alta pianura reggiana", si può ammirare la Rocca Estense.
Appartenente inizialmente ai Canossa, venne rasa al suolo da Federico Barbarossa, e passò poi ai Roberti di Reggio. Oggi è sede di molte attività culturali, ed è possibile visitarla gratuitamente anche all'interno.

Ritornando sul percorso, oltrepassiamo l'A1 e la linea AV, arrivando a Rubiera. Qui il segno Ducale è stato molto ridimensionato, lasciando pochi reperti ancora visibili. L'Ospitale e i resti del Forte ricordano il passaggio, dove il primo è aperto ed è sede di eventi culturali e molto altro, mentre il secondo sono rovine lasciate purtroppo al degrado e visibili solo dall'esterno.

Ritornando verso Scandiano passiamo per la frazione di Arceto, dove l'omonimo castello era una della grandi dimore dei Da Fogliano prima e dei Boiardo poi. Il comune di Scandiano è proprietario parziale, e vi si può accedere solo tramite prenotazione.

Concludiamo quindi il nostro itinerario lì dove siamo partiti, dalla Rocca dei Boiardo di Scandiano e dalla piazza centrale del paese.

come arrivare

È possibile percorrere l'itinerario nella sua interezza o partire da uno dei punti intermedi, seguendo le tracce GPX (per dispositivi GPS e applicazioni mobili che supportano il file), KML (per Google Earth, sia in versione desktop che applicazione mobile) o la cartografia di Google Earth in PDF.

Arrivare a Scandiano:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SP467R verso Scandiano. Da Modena tramite SS9 Via Emilia fino a Bagno di Rubiera, quindi svoltare a sinistra e prendere SP52 verso Scandiano.

- in treno: Da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER per Sassuolo sulla linea Reggio-Sassuolo Radici di FER. Da Modena prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER per Sassuolo Terminal, raggiungere la stazione immediatamente adiacente di Sassuolo Radici e prendere il treno Regionale per Reggio, quindi scendere a Scandiano.

Arrivare a Bagnolo in Piano:

- in auto: da Reggio Emilia prendere la SP3 per Bagnolo-Novellara

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER per Guastalla sulla linea Reggio-Guastalla di FER.

Arrivare a Correggio:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SS722 Tangenziale di Reggio, uscire all'uscita 2 verso Modena/Brennero/Carpi/Correggio/S. Martino In Rio e prendere la SS468 per Correggio.

- con i mezzi pubblici: dall'Autostazione di Reggio Emilia - Piazzale Europa prendere l'autolinea 82 per Carpi e scendere a Correggio.

Arrivare a Rubiera:

- in auto: da Reggio Emilia tramite SS9 Via Emilia verso Modena. Da Modena tramite SS9 Via Emilia verso Reggio Emilia.

- in treno: da Reggio Emilia FS prendere il treno Regionale di Trenitalia TPER sulla linea RFI Milano-Bologna verso Bologna C.le/Rimini/Pesaro/Ancona.

link alle tracce

Cartografia PDF (apre il PDF direttamente)

Traccia GPX (per dispositivi GPS e applicazioni/software che leggono file GPX)

Traccia KML (per versioni desktop e mobile di Google Earth, non apre nella versione online)

Deviazione dal percorso magenta da Correggio per San Martino in Rio, seguendo il percorso blu per San Martino fino all'intersezione con il percorso magenta, a sud di Località Cantone.

deviazione Correggio-S.M. in Rio.png

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