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Il falsario redento: Luigi Parmeggiani

Luigi Parmeggiani è un reggiano di umilissime origini che, emigrato nel 1878, si trovò a vivere nella spumeggiante Parigi della “Belle Epoque”. .

Indirizzo e contatti

Galleria Parmeggiani - Corso Cairoli, 2 - 42121 Reggio nell'Emilia
Galleria Parmeggiani

Cenni storici

Dapprima anarchico disperato, forse ladro, sicuramente attentatore poi antiquario benestante, forse falsario, sicuramente mercante di oggetti di dubbia origine. Nella sua vita passa dal ventre dei bassifondi ai salotti di varie capitali europee.
Conosce e frequenta sartine e principesse, anarchici espropriatori e banchieri, ladri e ricchi magnati, collezionisti, tragattini, conoscitori e critici d’arte. Prima reietto poi riverito.
Sul compiere della sessantina, accompagnato da una moglie, bella, francese e più giovane di vent’anni torna alla sua città natale.
Vuole lasciare a Reggio un monumento, una galleria, una casa che perpetui la sua memoria.
L’edificio è la chiave simbolica della sua biografia. Il Palazzotto è la riproposta di un reliquiario (falso) conservato all’interno. Dagli angoli spuntano mostri. Sono 7 come 7 sono i vizi capitali. Questi vizi, queste tentazioni caratterizzarono la sua gioventù. Questi mostri però, nonostante i loro sforzi e i loro contorcimenti, non insidiano più Parmeggiani. Egli è difeso dall’arte. Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Cellini dall’alto delle loro nicchie dorate fanno buona guardia. L’arte ha salvato Parmeggiani dalla perdizione: l’arte che è contenuta, come una reliquia, all’interno. Messi lì, a preannunciarci le meraviglie dell’interno, stanno gli scudetti incastonati nelle finestre archiacute; riproducono tutti oggetti, o particolari degli oggetti, esposti nelle sale. L’interno è scuro, le pareti sono dipinte di rosso pompeiano, solamente il baluginare dell’oro, lo scintillio delle armi, la cangianza dei tessuti, il colore dei dipinti, rompono la penombra. E’ un effetto di grotta del tesoro, di caverna di Alì Babà quello che Parmeggiani voleva lasciarci.
Ma è davvero così? A rendere dubbie le certezze della nostra interpretazione sta una terzina dantesca, posta sardonicamente all’ingresso:

"Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia

Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d'una spanna?

(A.M.)

 

Il collezionismo europeo tra Ottocento e Novecento

Negli anni 1860-1890 ca. vive a Parigi l'asturiano di Oviedo Ignacio Leon Y Escosura, pittore, collezionista e mercante d'arte. La sua collezione, panoramica universale delle produzioni europee dal Medioevo al Settecento, è supporto alla sua pittura di ricostruzione storica. Nel 1889 il reggiano Luigi Parmiggiani (o Parmeggiani come preferiva farsi chiamare), dopo aver attentato alla vita dei deputati socialisti Ceretti e Prampolini, si rifugia in casa Escosura a Parigi. Da quel momento progressivamente soppianta l'Escosura in casa, nella conduzione delle botteghe di antiquariato (una a Parigi e una a Londra) e, sotto lo pseudonimo di Louis Marcy, nel commercio di arte minore in forme medievali, noti come "produzione Marcy", che invasero (nella seconda metà dell'Ottocento) le maggiori collezioni pubbliche e private.
Tornato a Reggio nel 1924 il Parmeggiani, eretta la sede della Galleria in stile eclettico gotico-rinascimentale di forme francesi e spagnole, la vende al Comune di Reggio nel 1933 con l'avallo principalmente di Adolfo Venturi.
La collezione Parmeggiani dunque è formata da:
gran parte dei pezzi della collezione Escosura (costituita da mobili, dipinti, tessuti e costumi) interessante perché nella sua composizione eclettica, attraverso le attribuzioni forzate, da leggere in chiave storica, conserva i significati di una casa-museo d'artista nella Parigi dell'Ottocento
- i dipinti dell'Escosura, da porre a confronto con i materiali collezionati
- i dipinti dello spoletino Cesare Detti (1848 - 1919) collega e amico dell' Escosura a Parigi e suocero del Parmeggiani
- il nucleo dei falsi Marcy, preziosa e rara testimonianza dell'artigianato artistico e del gusto collezionistico ottocentesco
- pochi e marginali oggetti aggiunti dal Parmeggiani

 

Ascolta la storia di Parmeggiani di Radio Emilia-Romagna