Inno polacco - Storia
La mattina del 30 giugno 1797 - cinque mesi dopo la proclamazione del Tricolore quale bandiera della neonata Repubblica Cispadana - circa 800 soldati di fanteria entrano a Reggio Emilia da porta San Pietro, seguiti, due giorni dopo, da altri settecento soldati. Sono tutti polacchi al seguito delle truppe napoleoniche, e sulle loro bandiere dai colori francesi campeggia il motto "tutti gli uomini liberi sono fratelli". La loro presenza a Reggio si era resa necessaria per sedare alcune sommosse fomentate dagli aristocratici contro il nuovo potere repubblicano.
I reparti polacchi sono guidati dal generale Jan Henryk Dabrowski, che, pochi mesi prima, da Parigi, dove si trovava in esilio, aveva lanciato un appello ai suoi connazionali dispersi per l'Europa affinchè si arruolassero nell'armata napoleonica e combattessero per i comuni ideali di libertà.
Fra gli ufficiali dello Stato Maggiore del generale Dabrowski presenti a Reggio (alloggiati presso il palazzo vescovile), anche il tenente di cavalleria Jozef Wybicki il quale, ispirato dal clima eroico del momento, compone una mazurka che esalta i valori della patria lontana: "Jeszcze Polska nie zginela", canto delle legioni polacche. La composizione, dedicata a Dabrowski, fu eseguita per la prima volta, in forma di serenata, nella notte tra il 10 e l'11 luglio 1797.
Così riferisce un cronista reggiano dell'epoca, Luigi Silvetti: "Serenata fatta al Generale Polacco, in suo onore, Nominato. La sera delli 10 detto Luglio verso mezza ora di Sera fino alle ore Due di Note seguì la detta Serenata dai Nostri professori e diletanti della musica con tutti li istrumenti. E con la Banda, e la fecero su la Strada avanti al portone del Vescovado; essendo costì d'alloggio il suddetto che anzi era alla finestra".
Inno nazionale della Polonia dal 1927.