Statue Secchia e Panaro

Il ponte supera il torrente Crostolo e fu realizzato nella seconda metà del XVIII secolo, epoca in cui Reggio Emilia fu interessata da importanti lavori di pubblica utilità.

Indirizzo

Via Martiri della Bettola - 42123 Reggio nell'Emilia

Come arrivare

Reggio nell'Emilia

Il Ponte si trova nella zona sud della città lungo la SS63.

Cenni storici

Nel XVIII secolo, in un periodo di grandi lavori di pubblica utilità, la zona di Porta Castello, a sud della città, sotto l’impulso della costruzione della “Grande strada per la Toscana”, in direzione del Passo del Cerreto, fu teatro in rapida successione della ristrutturazione della Porta stessa, oggi Viale Umberto I, e della costruzione del ponte sul fiume Crostolo al termine della strada.
I lavori vennero affidati nel 1778 a Ludovico Bolognini, architetto del Pubblico a Reggio. Il progetto di Bolognini, terminato nel 1791, portò alla realizzazione di un’opera con apparecchiatura a volti, parapetti in muratura e pilastri sui quali vennero collocate, nel 1802, due statue che rappresentano i fiumi Panaro e Secchia. Queste due statue, insieme a quella raffigurante il fiume Crostolo (oggi posta alla sommità della fontana in Piazza Prampolini) erano parte della sontuosa e complessa decorazione architettonica del parco del palazzo ducale di Rivalta. Le tre statue vennero cedute alla Municipalità nel 1802 da Bernardino Lolli che aveva acquistato il complesso. Incerta è l'attribuzione delle tre statue: alcuni le ritengono opere di Giuseppe Re di Castelvetro che aveva realizzato numerose altre sculture per la Delizia di Rivalta, altri invece di Giovan Battista Bolognini.
Il ponte subì danni durante la seconda guerra mondiale, colpito da una bomba sganciata da un cacciabombardiere. Nel dopoguerra iniziarono le opere di riparazione che portarono al recupero del manufatto; in particolare venne rifatto, modificandone la morfologia, il parapetto danneggiato dallo scoppio di bombe stradali.
Alla fine degli anni ’80, considerato inadeguato a smaltire il flusso di automobili, il ponte fu interessato da un ampliamento, con allargamento del piano viabile e realizzazione di due marciapiedi laterali, che lasciò tuttavia inalterata la struttura muraria principale e con essa le linee architettoniche originali.