Tutto il territorio Home / Eventi / Manifestazioni e iniziative / Sagre e feste / La Notte di San Giovanni in Reggio Emilia

La Notte di San Giovanni

Miti e credenze popolari collegano due prodotti tipici reggiani: tortelli e nocino. Scopri di più!

22-23 giugno 2024

Qualche tempo fa tutti i bambini sapevano il significato del detto "San Giovanni fa veder gli inganni". La sua origine è legata alle misure lineari incise sulla colonna sinistra del Battistero di San Giovanni: misure ufficiali per il commercio reggiano prima dell'introduzione del sistema metrico decimale (dette braccio e pertica). Spesso i venditori di stoffa se ne approfittavano e vendevano pezzi di stoffa più piccoli: solo un confronto diretto con il vicino Battistero, poteva svelare la truffa all'ignaro acquirente. La misura delle antiche braccia reggiane si trova anche presso Piazza Fontanesi, sul pavimento all'incrocio con via San Carlo.

La Notte di San Giovanni (23 giugno) è sempre stata considerata una data speciale.. quasi un "Natale d'estate" in cui credenze popolari e spirituali si univano in un'unica festa. Soprattutto nei paesi di campagna, si trascorreva la notte all'aperto a mangiare e a ballare, per prendere la famosa "rugiada di San Giovanni" (in dialetto guàsa) che si credeva benedetta perchè rinnovatrice e vivificatrice. Un po' dappertutto si passava la giornata a raccogliere piante ed erbe aromatiche (soprattutto l'iperico, conosciuto anche col nome di erba di San Giovanni). Il raccolto veniva immerso in una brocca d'acqua, esposta alla luce della luna. Alla mattina del 24 giugno si utilizza l’acqua di San Giovanni per lavarsi le mani e la faccia in segno di rinnovamento, con l’obiettivo di propiziare la fortuna. Facilmente si può comprendere come questo rituale si sia trasformato nella tradizionale tortellata all'aperto, in una fresca sera di inizio estate, sotto la rugiada di San Giovanni.

E il nocino?

La tradizione vuole che le noci vengano raccolte la notte di San Giovanni da donne coi piedi scalzi: si devono raccogliere prima che si coprano di rugiada e dopo che hanno accumulato il caldo della giornata. Le noci ancora acerbe e morbide, tagliate, vengono messe a macerare nell’alcool fino al 31 ottobre.
Per tutta l’estate è consigliabile mettere il recipiente sotto il sole e riporlo in casa durante la notte. Terminata la macerazione, l’alcool avrà assunto un colore marrone testa di moro. Una volta imbottigliato il nocino deve essere lasciato a riposo prima di berlo, fino a Natale.

Vi è venuta voglia di preparare un buon nocino? Guardate la nostra ricetta!

Azioni sul documento