Tutto il territorio Home / Scopri il territorio / Località in Montecchio Emilia

Montecchio Emilia

Il comune è centro strategico della Val d'Enza, al confine tra Reggiano e Parmense, a ovest del capoluogo di provincia.

Informazioni

Altitudine: 99 m 
Abitanti: 10.578 (al 31 dicembre 2017)
Cap: 42027
Mercato settimanale: lunedì
Santo Patrono: San Donnino (9 ottobre)
Frazioni: Villa Aiola

Contatti

telefono 0522 861811 - Municipio
sito web Comune di Montecchio Emilia

Come arrivare

Montecchio Emilia

In auto
Da Reggio Emilia prendere la strada Provinciale per Montecchio Emilia.

In treno
Dalla stazione FS di Reggio Emilia: treno Tper Reggio Emilia-Ciano d'Enza fino a Barco, poi bus extraurbano 94.

In autobus
Da Reggio Emilia, Piazzale Europa: autobus extraurbano 94.

Dove si trova

Montecchio Emilia è centro strategico della Val d'Enza, al confine tra Reggiano e Parmense, 15 km a ovest del capoluogo di provincia.

Cenni storici

Nella zona si stabilirono anche i Longobardi e, fin da quell'epoca, tutta la Val d'Enza fu soggetta ad influenze e sovranità diverse, spesso in lotta fra di loro.
Nel 781 Montecchio era ai limiti della diocesi di Parma e quella di Reggio.
Durante l'alto medioevo costituì una fortificazione di presidio all'accesso al nucleo centrale dei territori canossiani, ruolo attestato anche da documenti del monastero di Sant'Apollonio di Canossa e della contessa Matilde, che sancirono il successivo controllo della località da parte della Chiesa.
Con l'affievolirsi del potere vescovile, fu il Comune di Parma ad esercitare localmente il proprio controllo.

Nel 1296 le più antiche fortificazioni vennero rase al suolo da Azzo d'Este.
A metà del XIV secolo le lotte famigliari, nel quadro delle contese tra Signorie (Estensi, Scaligeri, Visconti e loro alleati), si conclusero con la subordinazione di Montecchio all'autorità dei Visconti.
Con il crollo del potere dei signori di Milano, il dominio estense arrivò all'Enza e vi permase, salvo brevi interruzioni, fino all'Unità d'Italia (1861).

A partire dalla seconda metà del Quattrocento gli Estensi ricostruirono il Castello e le fortificazioni urbane.
Nel 1453 Borso d'Este concesse gli Statuti Autonomi al comune di Montecchio, già in possesso dal 1442 dello stemma (anello con diamante), segno di unione indissolubile con la casa estense.
Successivamente a Montecchio fu riconosciuta un'ampia autorità sul territorio che da Barco giungeva sino a Sant'Eulalia (Sant'Ilario d'Enza) e che rimase immutata fino al 1859.
Per tutto il primo ventennio del XVI secolo fu sempre rivendicato dal Comune di Parma.
Contemporaneamente si aprì un periodo di dominio di esponenti di famiglie locali che ascesero ai vertici economici e sociali.
Ma dal 1680 le lotte tra i grandi stati europei provocarono anche a Montecchio Emilia ripetuti periodi di occupazione militare, vessazioni fiscali ed umiliazioni politiche, indebolendo l'antica autonomia.

Durante la Restaurazione, dopo il ritorno degli Austro-Estensi, vi fu un'ampia partecipazione dei montecchiesi ai moti del 1821 e del 1848.
Con la fine del XIX secolo, la costruzione del ponte sull'Enza e della ferrovia Reggio-Ciano (1909) resero possibile la prima fase di sviluppo economico del paese, che proseguì con la creazione di industrie collegate all'agricoltura e ai prodotti lattiero-caseari e viti-vinicoli. 
Oggi, moderna cittadina di industrie e servizi, Montecchio Emilia conserva notevoli tracce monumentali del suo passato.

Perché visitarla

Nell'Alto Medioevo funse da primo baluardo di avvistamento nel contesto del sistema difensivo preappenninico, posto in atto dai Canossa. 
Feudo privilegiato degli Estensi fino al 1713, Montecchio Emilia conserva, nel centro storico, parte delle mura bastionate quattrocentesche, i portici, il Castello e il sepolcreto medievale, il Santuario della Beata Vergine dell’Olmo, la Pieve di San Donnino.

Da non perdere

Il monumento più rappresentativo di Montecchio Emilia è senza dubbio a il Castello o Rocca Medievale. 
La struttura risale all’epoca matildica, come si desume da un documento autografo della grande contessa datato 1114. L'edificazione proseguì con successivi interventi fino al XVI secolo per volere degli Estensi e in particolare del principe Luigi d'Este che qui ebbe residenza dal 1638. 
Il castello fu a lungo occupato dai Vicedomini che rivestirono funzioni vicarie, prima dei Vescovi di Parma e poi degli Estensi.
La struttura, a impianto quadrangolare, mostra un volume compatto munito di due torri merlate.
La più alta è la torre dell’Orologio.

Come tenersi in forma

Nel Parco Enza, area demaniale di 40.000 metri quadrati sulle rive del Fiume Enza, che da decenni costituisce, soprattutto nel periodo estivo, il principale punto di aggregazione sociale e ricreativa della comunità montecchiese.

Appuntamenti

Fiera di San Marco - 25 aprile
Mercatino di prodotti tipici e biologici, esposizione di piante e fiori, bancarelle e luna park.

Primo Maggio Aiolese - 1 maggio - località Villa Aiola
Esibizioni di gruppi folcloristici, attività dimostrative per grandi e piccini, mostre, visite al Museo del Parmigiano Reggiano, punto ristoro con gnocco fritto e vini locali, cottura di una forma di Parmigiano Reggiano con fuoco a legna nel casello del '700, antichi mestieri artigianali della Val d'Enza.

Fiera di San Simone - ultimo weekend di ottobre
Bancarelle, luna park, mostra agricola e commerciale.

Nei dintorni

Altro luogo di interesse, in località villa Aiola, è il Museo storico del Parmigiano Reggiano e della Civiltà Contadina e Artigianale della Val d'Enza.
Fondato nel 1977, accoglie oggetti e strumenti di lavoro del mondo contadino con particolare riferimento alla produzione del Parmigiano Reggiano.

Links utili

 

 

 

Le chiese di
Ospitalità a
Ristoranti a
Tutte le schede di