Castello

La struttura fa parte della rocca fatta costruire dalla contessa Matilde di Canossa che la affidò al Miles Raniero, cui diede il governo del territorio promuovendolo conte di Castellarano.

Indirizzo e contatti

Aia del Mandorlo - 42014 Castellarano
0536 850114 - Comune di Castellarano
info@comune.castellarano.re.it
Sito ProLoco Castellarano

Orari

Il castello non è visitabile in quanto proprietà privata.

Come arrivare

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Notizie storiche

Dopo la morte di Matilde (1115) la rocca e il feudo rimasero al conte Raniero, poi ai diversi feudatari. Attraverso i secoli fu più volte oggetto di rifacimenti e trasformazioni: nel 1481 il ponte di accesso cadde nella fossa sottostante; nel 1558 subì una grave manomissione e fu in parte rovinata anche la torre, che venne abbassata ed in seguito chiamata "torre mozza'. La rocca venne poi rifatta e adattata ad abitazione, ma non doveva avere nulla di distinto. Fu invece trasformata in un palazzo signorile con giardini, fontane e statue dall'ultimo feudatario della linea degli Este-S.Martino, il Marchese Carlo Filiberto II. Di questa costruzione parlano vari documenti conservati nell'archivio comunale, nel quali viene descritto l'uso di ben 500 carri per portare pietre, mattoni, calce e sabbia. Per portare alla rocca l'acqua necessaria alle fontane, il Marchese fece costruire un acquedotto su tredici archi che prendeva l'acqua da una zona denominata "La valle". Nel 1777 la rocca venne di nuovo restaurata e modificata dal feudatario Gaudenzio Valotti, e alla sua morte passò al Duca Ercole III di Modena che la spogliò delle cose più preziose, trasferendole nella sua villa di Mugnano. Con l'arrivo dei Francesi e la soppressione dei feudi, la rocca venne venduta alla famiglia Canevazzi e quindi alla famiglia Casali, i cui eredi ne sono tuttora proprietari.
Il 20 luglio 1944, fu incendiata per rappresaglia dai tedeschi e ridotta a un rudere. Solo nel 1974 i proprietari la fecero ricostruire rispettando le indicazioni della Soprintendenza che fece liberare i merli tamponati, e la rocca assunse l'aspetto odierno.