Castellarano
Informazioni
Altitudine: 149 m
Abitanti: 15.340 (al 31 dicembre 2018)
Cap: 42014
Mercato settimanale: giovedì
Santo Patrono: San Rocco (16 agosto)
Frazioni: Cadiroggio, Roteglia, San Valentino, Tressano
Contatti
0536 850114 - Municipio
Comune di Castellarano
Come arrivare
Castellarano
In auto
Dal casello autostradale A1 di Reggio Emilia: Statale 467 in direzione Scandiano, poi Strada Provinciale per Castellarano.
In treno
Da Reggio Emilia: linea TPER Reggio Emilia-Sassuolo poi autobus linea 88.
In camper
Area sosta camper gratuita in via Don Reverberi, 17.
Dove si trova
La cittadina è posta in zona collinare, sulla riva sinistra del fiume Secchia, a sud-est rispetto al capoluogo provinciale.
Perché visitarla
La cittadina è un esempio di borgo castellano fluviale con un vasto centro storico in ottimo stato di conservazione, che consente la lettura dell’impianto medievale originario. L’insediamento, già documentato nel X secolo, è tuttavia molto più antico, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici nei dintorni.
Il Borgo: La via principale è ancora pavimentata con ciottoli di fiume. Alla base del colle si trova la Rocchetta quattrocentesca, di proprietà comunale, da essa partivano le mura, ancora in parte visibili. Due vie acciottolate percorrono l'antico paese e portano al Castello (privato) e alla torre dell'Orologio, un'antica vedetta medievale destinata a sorvegliare il Secchia. Di fronte al Castello è situata la parrocchiale di Santa Maria Assunta, di origine romanica.
Quando
Le stagioni più indicate per la visita sono il periodo primaverile ed estivo per non perdersi le amenità paesaggistiche del territorio collinare circostante.
Da non perdere
La Chiesa di Santa Maria Assunta la cui cripta conserva elementi romanici; la Rocchetta(XV secolo) e la Torre dell’Orologio.
Curiosità! A Castellarano è stata inaugurata una Big Bench color granata sul Monte Malee, nella frazione di Roteglia, con un’ampia vista panoramica sulla valle del Secchia e sui principali rilievi della zona, tra cui il Monte Cusna e il Monte di Valestra. La panchina è facilmente raggiungibile a piedi dopo avere parcheggiato all’Agriturismo di San Valentino.
Big Bench: le grandi panchine di Reggio Emilia
Come tenersi in forma
Il territorio di Castellarano è contraddistinto da numerosi percorsi naturalistici e turistici che collegano tra loro le diverse frazioni e località, nel verde delle colline. Attraversato dal sentiero CAI 602 e dalle sue molte varianti, è all’interno anche dei percorsi escursionistici più ampi dell’alto e medio fiume Secchia e della Via dei Vulcani di Fango.
Nei dintorni
A Campiano si trova il Santuario della Beata Vergine della Neve, del XVIII secolo; a Roteglia il Castello; a San Valentino, una valle laterale di amena bellezza, il borgo, del XI secolo, con Castello e chiesa parrocchiale romanica.
Come divertirsi
Nell’omonima valle si trova il San Valentino Golf Club.
Appuntamenti
Festa dell’Uva - Terzo weekend di settembre
Corteo storico (la domenica).
Approfondimenti storici
La cittadina è un esempio di borgo castellano fluviale con un vasto centro storico in ottimo stato di conservazione, che consente la lettura dell’impianto medievale originario.
L’insediamento, già documentato nel X secolo, è tuttavia molto più antico, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici nei dintorni. Le prime tracce risalgono al mesolitico (XI-VIII millennio), soprattutto nelle zone di Campiano e Gambarata.
Testimonianze molto consistenti di una duratura presenza etrusca dapprima e romana poi, sono state rinvenute nel centro storico di Castellarano, sopra i resti delle antiche terramare.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, intorno alla seconda metà del VI secolo, Castellarano fu occupata dai Longobardi che qui posero un presidio militare, anche per la vicinanza, in area appenninica, delle truppe bizantine loro avversarie.
Tale importante stanziamento è ampiamente documentato da numerosissimi ritrovamenti archeologici ed ampie necropoli con tombe per lo più appartenenti a guerrieri, con corredi funebri costituiti da armi, oggi conservati nei musei di Reggio Emilia.
Del periodo matildico (secoli X-Xll), rimangono scarse tracce: si sa che la Contessa Matilde possedeva in Castellarano una casa e una cappella che donò al Monastero di Polirone (S. Benedetto Po); nel 1106 la Contessa tenne un placito presso la chiesa di S. Maria, essa affidò il governo di Castellarano ad una famiglia di nobili locali e, in epoca comunale, Castellarano giurò fedeltà a Reggio Emilia.
La città, infatti, teneva molto al piccolo centro poiché qui si trovava l'imbocco dell'importantissimo Canale di Reggio che prelevava acqua dal Secchia per alimentare fogne, attività produttive e mulini in città.
Durante le lotte tra guelfi e ghibellini, Castellarano fu sede di guelfi agguerritissimi, per questo la rocca fu assediata e distrutta. Nel 1319 la bellicosa famiglia dei Da Roteglia, occupò Castellarano e tra alterne vicende si legò alla storia del paese fino al 1419 anno in cui Castellarano fu definitivamente occupata dalle truppe Estensi.
Castellarano subì gravi danni dall'incendio del 20 luglio 1944, appiccato al paese, per ritorsione, delle truppe tedesche: bruciarono molti edifici del centro storico tra cui il palazzo, che fu ricostruito nel 1974.
Curiosità! Nel 1997 è stato rinvenuto nei calanchi di Rio della Rocca, presso San Valentino, lo scheletro fossile di una Balena, soprannominata Valentina. Il reperto si può ammirare al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.
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