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Torre dell'Orologio e Aia del Mandorlo

La Torre dell’Orologio fu innalzata nel Medioevo per vigilare sul passaggio di uomini e merci nel greto del Secchia, che allora lambiva la Rocca di Castellarano.

Indirizzo

Via Torre, 1 - 42014 Castellarano (RE)

Cenni storici

Ai piedi della torre transitavano i pellegrini diretti a Roma, impegnati in un viaggio dalle mille incognite ma dalle forti connotazioni esistenziali, e i mercanti provenienti dalla Toscana e diretti in genere a Ferrara.

Era anche possibile controllare un’attività che a noi sembra strana: la navigazione. In effetti il Secchia era spesso navigabile da parte di imbarcazioni, simili a chiatte, che venivano sfruttate per il trasporto di merci, tanto che all’inizio del 1300 il Comune di Modena deliberò che il legname, inviato in città dalla montagna, fosse trasportato su imbarcazione da Sassuolo a valle, a salvaguardia dei ponti, messi a rischio dal transito di merci pesanti. Esisteva inoltre un sistema di traghetti che collegava Castellarano a San Michele, che allora apparteneva alla giurisdizione di Castellarano.

Questa attività doveva essere molto importante poichè esiste nel centro storico una via Barcaroli, probabile sede di famiglie dedite a questa attività.

Alla fine del XVII secolo, la Torre ospitava le carceri e una stanza per il custode al piano terra. L’elemento che caratterizza la torre è l’orologio con i quadranti a una sola lancetta posti sui quattro lati e corrispondenti ai quattro punti cardinali. Il meccanismo dell’orologio è regolato da un sistema a pesi ancora oggi perfettamente funzionante, pur risalendo alla fine del 1600.

Ai piedi della torre transitavano i pellegrini diretti a Roma, impegnati in un viaggio dalle mille incognite ma dalle forti connotazioni esistenziali, e i mercanti provenienti dalla Toscana e diretti in genere a Ferrara.
Era anche possibile controllare un’attività che a noi sembra strana: la navigazione. In effetti il Secchia era spesso navigabile da parte di imbarcazioni, simili a chiatte, che venivano sfruttate per il trasporto di merci, tanto che all’inizio del 1300 il Comune di Modena deliberò che il legname, inviato in città dalla montagna, fosse trasportato su imbarcazione da Sassuolo a valle, a salvaguardia dei ponti, messi a rischio dal transito di merci pesanti. Esisteva inoltre un sistema di traghetti che collegava Castellarano a San Michele, che allora apparteneva alla giurisdizione di Castellarano.
Questa attività doveva essere molto importante poichè esiste nel centro storico una via Barcaroli, probabile sede di famiglie dedite a questa attività.
Alla fine del XVII secolo, la Torre ospitava le carceri e una stanza per il custode al piano terra. L’elemento che caratterizza la torre è l’orologio con i quadranti a una sola lancetta posti sui quattro lati e corrispondenti ai quattro punti cardinali. Il meccanismo dell’orologio è regolato da un sistema a pesi ancora oggi perfettamente funzionante, pur risalendo alla fine del 1600