Indirizzo e contatti
Via Castellana - località Montericco, 42020 Albinea
0522 597213 - Parrocchia di Albinea
Come arrivare
Albinea
In auto
Da Reggio Emilia: Casello Autostradale A1, SS63 direzione Castelnovo ne' Monti, dopo 10 km circa, girare a sinistra direzione Scandiano-Albinea.
In autobus
Servizi di trasporto pubblico: autobus n° 1.
Cenni storici
La prima costruzione di una chiesa nel luogo dove sorge ora il santuario risale al 1000 per opera dei Benedettini di San Prospero.
L'origine della Pieve, pur non comparendo in quelle elencate dall'Imperatore Ottone II, è presumibilmente attribuibile al periodo Longobardo-Franco.
Nel 1570 termina probabilmente la giurisdizione parrocchiale della Chiesa di San Martino di Bazzano (Montericco) che pian piano è abbandonata e cade in rovina. Nel 1665 è ridotta ad uso profano.
Nei primi decenni del 1800 il Prevosto Grossi, considerando l’aumento della popolazione che contava già 1800 anime, e l’insufficienza della scomoda e piccola Chiesa dell’Oliveto propose ai parrocchiani l’esigenza e il desiderio di progettarne una nuova. Ma la raccolta di fondi rimase una speranza. Alla sua morte nel 1854 il progetto venne accantonato anche per le sopraggiunte lotte politiche per l’Indipendenza (1859-1866). Il successore Don Domenico Castellini resse la Parrocchia dal 1868 al 1914 e continuò il progetto affiancato dal Conte Gaetano Castellani Tarabini, proprietario della omonima villa oggi conosciuta come Parco Fola. Dotato di una forte fede religiosa e di una facoltosa proprietà, nonché volontario barelliere e accompagnatore di ammalati a Lourdes, il Tarabini si impegnò ad affiancare Don Castellini nell’impresa. Sul colle di Bazzano,al posto dell'antico Oratorio dedicato a S. Martino, in condizioni di totale abbandono, l'Ing. Carlo Barbieri di Modena fu incaricato con la specifica richiesta di costruire un Santuario Lourdiano, come la prima basilica di Massabielle dove avvenne il miracolo. La prima pietra fu posta nel 1896 e la costruzione dell’edificio in stile gotico-longobardo proseguì fino al 1898 quando il Conte Tarabini morì all’età di 59 anni. Pochi giorni prima era giunto alla stazione ferroviaria di Reggio da Carrara l’altare, disegnato dallo stesso Barbieri e realizzato dal Prof. Giuseppe Garibaldi. Gli 80 quintali di marmo bianco furono trasportati a Montericco con sei carri tirati ciascuno da quattro buoi.
Anche la statua della Madonna inserita nella grotta fu acquistata a Lourdes dal Tarabini.
La Chiesa fu consacrata il 23 Aprile 1899 e fu la prima chiesa in Italia dedicata alla Madonna di Lourdes. Il Campanile venne aggiunto nel 1910, insieme alla nuova canonica.
L'edificio, a una sola navata con quattro cappelle laterali, presenta una facciata a capanna orientata a nord-est, il cui prospetto è scandito da lesene e coronato dalla sequenza di archetti ciechi.
Tre acroteri cuspidati sono disposti ai vertici. Il complesso è situato in una cornice ambientale di particolare rilievo.