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Una Regione d'Acque - Acque in Emilia Romagna

Le acque hanno da sempre svolto un ruolo preminente nella nostra realtà regionale. Il Po che scorre a nord della nostra provincia conserva un importante patrimonio ecologico.

Informazioni

L'itinerario si snoda tra la periferia e i Comuni della bassa reggiana.

Descrizione dell'itinerario

A partire dall'età medievale, per opera delle comunità urbane insediate sulla fascia della Via Emilia, si crea un sistema singolare di canalizzazioni artificiali per navigare sino alla grande arteria commerciale e per fornire una conveniente forma motrice alle manifatture cittadine. In territorio reggiano è documentata una situazione complessa, con navigazioni in direzioni diverse - un Naviglio per Bagnolo (1270), un Naviglio per Reggiolo (1273) e un Naviglio di Correggio (1335) che garantivano i collegamenti con Mantova e Ferrara.

Reggio Emilia - Villa d'Este

Sorge al centro di un lago circolare, ideato per alimentare le fontane della Villa Ducale. Il progetto fu realizzato nel 1757 da Ludovico Bolognini. Il villino e l'isolotto detti "Fuggi l'ozio" e "Isola di Alcina" rimandano ad un mondo d'evasione, ad una natura ideale e poetica. Il luogo è visibile dalla SS63, a 7 km a sud di Reggio Emilia.

Gualtieri - La botte Bentivoglio
Voluta da Cornelio Bentivoglio nel 1576, è tra le strutture idrauliche più importanti del reggiano poichè collega il Canale derivatore con il Cavo Fiuma sottopassando il Crostolo. Si raggiunge con la SP63 diretta a Gualtieri: prima del ponte sul Canale Parmigiana - Moglia (località Setteponti) svoltare a destra per raggiungere gli impianti idrovori.

Bagnolo in Piano - Le Rotte

Fu il nodo idroviario del reggiano ove si congiungevano le acque del Canale di Reggio in uscita dalla città, con quelle del torrente Rodano. Qui avevano origine le due navigazioni volute da Borso d'Este nel 1455, una diretta a Bagnolo - Novellara, l'altra a Guastalla. I moderni impianti idrovori sono visibili da Via Gramsci, prima dell'ingresso a Bagnolo in Piano

Boretto - Museo del Po e della Navigazione interna e del governo delle acque
Via Argine Cisa, 11
telefono 0522 963015 - prenotazione visite
Aperto Sabato e Domenica dalle 09:00 alle 12:30 
I materiali provengono dalla Sezione autonoma del Genio Civile per il Po dal 1925 preposto al controllo della navigazione. Sono esposte imbarcazioni ed attrezzi relativi alla manutenzione e costruzione delle stesse.

Castellarano - Acquedotto 
I resti delle 13 arcate originarie fatte costruire nel 1740 da Carlo Filiberto II d'Este a sostegno del condotto per le fontane nella rocca, hanno stilato la fantasia degli storici dell'800, ai quali deve la leggenda ancora presente nell'attuale cartografia dei ruderi di un "Acquedotto Romano".