Dieci appuntamenti che si svolgeranno da novembre a maggio al Teatro Municipale Valli.
25 novembre 2023 - 18 maggio 2024
Reggio Emilia
Barockorchester_Ph Martin.Roos
L’apertura di Stagione si preannuncia indimenticabile, con il ritorno della Chamber Orchestra of Europe, diretta da Sir Antonio Pappano e la pianista Beatrice Rana, interprete ideale del poetico concerto per pianoforte di Robert Schumann. Anche gli altri due brani in programma abitano i seducenti mondi sonori della musica romantica: l'estasiante Introduzione e Allegro di Edward Elgar e la Sesta Sinfonia di Antonín Dvořák.
La Filarmonica della Scala arriva per il gran finale del Reggio Parma Festival e per concludere l’omaggio al cinquantesimo anniversario di Musica/Realtà. Questo concerto celebra altri due importanti anniversari: i cento anni dalla nascita di Luigi Nono e il decimo anniversario della scomparsa di Claudio Abbado.
Diversi i concerti monografici in programma. Il Pomo d’Oro, specialista nella prassi esecutiva storica, guidato dal direttore principale Maxim Emelyanychev, guarda a Mozart (Sinfonia n. 35 in re maggiore Haffner, K 385; Sinfonia n. 36 in do maggiore Linz, K 425; Concerto per violino n. 3 in sol maggiore, K 216). Due sono i concerti interamente dedicati a Bach: nella sua dimensione cameristica con Hilary Hahn, violinista vincitrice di tre Grammy Award, e Andreas Haefliger, acclamato per la sua sensibilità, intuizione e tecnica musicale (Sonata per violino e pianoforte n. 1 in sol maggiore, op. 78, Sonata per violino e pianoforte n. 2 in la maggiore, op. 100, Sonata per violino e pianoforte n. 3 in re minore, op. 108); e nella dimensione sinfonica (Danza ungherese n. 21 in mi minore; Doppio concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore, op. 102; Danza ungherese n. 14 in re minore; Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98) con la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer con Veronika Eberle, violino e Steven Isserlis, violoncello. La Messa in si minore BWV 232, uno dei massimi capolavori della musica sacra, sarà affidata a Kammerchor e Barockorchester Stuttgart, con Frieder Bernius direttore, tra i migliori interpreti e complessi specializzati nell’opera di Johann Sebastian Bach.
Beethoven (Ottetto per fiati in mi bemolle maggiore, op. 103 e Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36) e Mozart (Allegro dalla Cassazione in sol maggiore K 63, “Ah se in ciel, benigne stelle” K 538 nella trascrizione per oboe e orchestra) nel concerto dell’Orchestra della Svizzera Italiana; mentre il duo Patricia Kopatchinskaja violino / Polina Leschenko pianoforte si muove tra epoche e compositori classici e contemporanei (George Enescu Impressions d’enfance in re maggiore, op. 28, Claude Debussy Sonata in sol minore, Patricia Kopatchinskaja Nuova composizione, Gabriel Fauré Sonata n. 1 in la maggiore, op. 13).
Composto dall’Hugo Wolf Quartet, dalla pianista Ariane Haering, dalla flautista Silvia Careddu e dal clarinettista Alexander Neubauer, l’Alban Berg Ensemble Wien si muove nel solco della tradizione viennese, tra compositori legati alla capitale austriaca: Schnittke (Quartetto con pianoforte); Mahler (Quartetto per pianoforte e archi in la minore, incompiuto) e Adagio dalla Sinfonia n. 10 nella trascrizione di Martyn Harry) e Schoenberg (Kammersymphonie op. 9 trascrizione di Anton Webern). Particolarmente interessante il programma antico/moderno dell’ensemble vocale The Tallis Scolars: da Hildegard von Bingen, monaca, mistica vissuta nell’anno Mille ad Arvo Pärt al noto Miserere mei, Deus di Gregorio Allegri.